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Il sottosegretario alla Protezione Civile della Regione Calabria Franco Torchia, su delega del Presidente Giuseppe Scopelliti, ha partecipato ieri al Viminale alla riunione tra il Ministro Maroni, le Regioni, le Province e i Comuni sull’emergenza umanitaria.
Il ministro Maroni – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – era assistito dai sottosegretari Alfredo Mantovano, Nitto Palma, Michelino Davico e dal prefetto Giuseppe Caruso, commissario straordinario per l’emergenza immigrati. Erano presenti, inoltre, il sottosegretario all’Economia Sonia Viale e il capo della Polizia Antonio Manganelli.
Maroni ha rappresentato la necessità, anche in seguito all’appello del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, di adottare un piano di emergenza per i profughi che deve coinvolgere tutte le regioni. Secondo le previsioni del Ministro, potrebbero essere oltre 50 mila gli sbarchi nelle prossime settimane, che si aggiungerebbero ai 16 mila tunisini giunti in Italia nei primi tre mesi dell’anno. Il piano prevede la ripartizione dei profughi in base al criterio del numero di abitanti, ma terrà conto delle situazioni particolarmente gravi di alcune regioni, tra cui la Calabria dove la presenza dei migranti è già forte.
Il sottosegretario Torchia nel suo intervento ha ringraziato il Ministro per l’attenzione mostrata nei confronti della Calabria, che sta già facendo la sua parte con un impegno corale, ed ha manifestato la massima disponibilità della Giunta regionale e del presidente Scopelliti a proseguire nell’azione umanitaria.
“Ho rappresentato al Ministro – ha detto Torchia – la situazione già satura del centro di accoglienza di Crotone presso l’aeroporto Sant’Anna che ospita 1.500 stranieri. Ho chiesto che tutte le altre regioni italiane facciano per intero la loro parte assumendosene la responsabilità. Sono certo che il Piano che Maroni presenterà nei prossimi giorni terrà conto della situazione calabrese. In ogni caso noi non ci tireremo indietro e dobbiamo prepararci ad ogni eventualità. Lo sbarco di questa mattina di 66 clandestini avvenuto a Roccella Ionica ci fa capire che le cittadine della costa Jonica potrebbero essere interessate già in questi giorni da un numero imprecisati di sbarchi di cittadini nord africani. È quindi necessario – ha concluso il sottosegretario Torchia – verificare al più presto la presenza sul territorio di strutture pubbliche che potrebbero prestarsi all’accoglienza. Lo faremo insieme alle prefetture ed ai sindaci perché è giusto che qualsiasi iniziativa debba essere condivisa con i territori e con le popolazioni calabresi”.
Il Governo ha individuato anche le risorse necessarie, circa 500 milioni di euro, che andranno a rifinanziare il fondo nazionale della Protezione civile, ma che saranno finalizzate all’emergenza umanitaria e quindi a disposizione del prefetto Caruso.
Le Regioni hanno già effettuato una prima ricognizione ed individuato alcune strutture anche di carattere militare, come aeroporti e caserme, che potrebbero essere utilizzate per l’accoglienza. Tali strutture, secondo Maroni, saranno adeguate alle esigenze e successivamente utilizzate.
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