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Il sottosegretario regionale, con delega alla Protezione Civile, Franco Torchia, ha partecipato stamani a Roma alla riunione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che ha audito – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – il capo dipartimento della Protezione Civile, prefetto Franco Gabrielli, in relazione all’emergenza profughi, con particolare riferimento all’accoglienza dei minori non accompagnati provenienti dai Paesi africani.
Il prefetto Gabrielli ha illustrato ai presidenti delle Regioni l’evoluzione dell’emergenza umanitaria dopo l’accordo sancito, tra Governo, Regioni e Province autonome ed Enti Locali, nella cabina di regia del 6 aprile scorso. Gabrielli ha tracciato un quadro positivo ed ha ringraziato tutte le regioni per l’impegno profuso nell’accogliere i primi 11 mila migranti su una previsione fatta dal Ministero dell’Interno ad aprile di circa 50 mila arrivi.
A parte qualche particolare criticità rappresentata da due o tre regioni, tutte la altre hanno rispettato gli accordi sottoscritti e dimostrato la massima solidarietà nei confronti di quelle persone che sono costretti a fuggire dai loro paesi.
La Conferenza delle Regioni era stata precedeuta dalla riunione della Commissione speciale di Protezione Civile, che si è insediata nella giornata di ieri, sotto la presidenza della Provincia autonoma di Trento. In questa occasione erano state rilevate alcune criticità sulla gestione dell’emergenza.
In particolare una mancata equa distribuzione sui territori regionali dei contingenti dei profughi in relazione alle cinque fasi previste dal piano nazionale, la difficoltà di budget per le spese di gestione per la necessità di tempi adeguati di pagamento alle strutture, la difficoltà di collaborazione da parte dei Comuni e delle province, il difficile coinvolgimento delle Prefetture se non hanno responsabilità diretta di ente attuatore, la mancanza di standard di accoglienza omogenei sul territorio nazionale, la difficoltà giuridica all’impegno dei rifugiati.
Nel suo intervento il sottosegretario Torchia ha rilevato “l’assenza dalla riunione di un rappresentante del Ministero dell’Interno, con il quale le Regioni, in qualità di Enti attuatori dell’emergenza, si devono continuamente interfacciare.” “E’ necessario – ha detto Torchia – ragionare di più e meglio con le prefetture che rappresentano il primo avamposto del Ministero sul territorio.
Il nostro continuo colloquio con i prefetti della nostra regione ha consentito un sereno lavoro di accoglienza e di collocazione dei profughi”. Torchia ha sollevato infine il problema delle risorse “che – ha detto – tardano ad arrivare. È importante dare risposte alle associazioni di volontariato e alle cooperative sociali – ha rimarcato – che si sono prontamente attivate a supporto della regione Calabria per far fronte a questa emergenza.
Non è possibile pensare che essi possano continuare ad anticipare tutte le spese per l’accoglienza e l’assistenza. Si tratta pur sempre di volontari e non di aziende che vivono sul profitto. Nei prossimi giorni sono previste altre movimentazioni di profughi che dovranno lasciare Lampedusa e Manduria per essere collocati altrove. La Calabria, come sempre – ha concluso il sottosegretario Torchia – è pronta a fare la sua parte, sulla base dell’accordo sottoscritto con il Governo”.
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