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“Trenitalia fugge dalla Calabria e da quasi tutto il meridione, senza più garantire servizi dignitosi ed essenziali, come in altre aree del Paese. Si tratta di un atto di prepotenza incomprensibile e inaccettabile, che non corrisponde a nessun criterio di politica economica e industriale e che si sta consumando nel silenzio arrogante di una società che si chiama ancora Ferrovie dello Stato, proprio nell’anno delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Abbiamo il dovere di reagire con tutti i mezzi a nostra disposizione e di alzare la voce per farci ascoltare ”.
Francesco Talarico, presidente del Consiglio regionale della Calabria, torna sulla questione della ulteriore marginalizzazione della Calabria e dell’intera area meridionale, provocata dai tagli annunciati da Trenitalia e rende noto di avere preso contatti con i presidenti delle assemblee legislative di Sicilia, Basilicata e Puglia “per far fronte comune e reagire tutti insieme alla violazione del diritto costituzionale alla mobilità dei cittadini e alle discriminazioni operate da una società il cui capitale sociale è interamente pubblico e che opera non per unire, ma per dividere il Paese.
Questa dei collegamenti ferroviari è una questione nazionale, non locale e nessuno può pensare – prosegue Talarico – di non valutarla nella sua intera portata e nelle sue ragioni che sono civili, sociali ed economiche. Il Consiglio regionale ha già approvato una mozione all’unanimità – dice ancora Talarico – e farà tutto quanto è nelle sue competenze, con la massima condivisione di tutti i gruppi politici.
Su mandato dell’assemblea ho interessato i presidenti dei due rami del Parlamento, Camera e Senato, perché valutino l’esigenza di avviare un’inchiesta parlamentare sulla politica discriminatoria dei trasporti operata da Trenitalia nelle regioni del Sud ed in particolare in Calabria. Trenitalia, proprio in questi giorni, annuncia, con una grande campagna pubblicitaria, che arrivano i nuovi livelli di servizio e promuove per i viaggiatori italiani “Il viaggio su misura per te”, ma si riferisce ad italiani di un territorio che finisce a Napoli. Qual è il viaggio che Trenitalia propone a sud di Napoli? Abbiamo deciso di interessare anche il Presidente della Repubblica, garante della Costituzione e di quel fondamentale principio secondo cui tutti i cittadini hanno pari dignità sociale nel nostro Paese.
Sappiamo che ci sono molti problemi da risolvere nella nostra regione, per i quali dobbiamo impegnarci a fondo, con il nostro lavoro e con i nostri sentimenti, ma ci sono situazioni che si proiettano in una visione nazionale, come questo dei collegamenti ferroviari, e che appartengono alle ragioni di un’unità inscindibile del Paese. Senza una rete ferroviaria efficiente e servizi adeguati, l’Italia non può dirsi integrata fisicamente. La Giunta regionale e il presidente Scopelliti – afferma ancora Talarico – sono impegnati a rappresentare le condizioni di assoluta disuguaglianza in cui si trova la Calabria nell’ambito del sistema dei servizi ferroviari e dei collegamenti stradali.
Una condizione che impedisce il formarsi di tutti quei presupposti necessari per una crescita sociale ed economica equilibrata di tutta la regione. I sindacati tutti, con grande sensibilità, e da tempo, sono mobilitati a difesa dei diritti dei viaggiatori e di posti di lavoro messi a rischio da una miope e per niente lungimirante strategia delle aziende del gruppo Ferrovie dello Stato. Sciogliere il nodo del rapporto infrastrutture-crescita, rappresenta una priorità assoluta.
Trenitalia, con una politica economica penalizzante per la Calabria, dimostra di andare in senso contrario a queste esigenze di priorità. Istituzioni, forze sociali, rappresentanti della Calabria in Parlamento, informazione, sistema della rete, debbono muoversi in sintonia e far fronte comune su una questione spinosa e dalla quale dipende buona parte delle nostra capacità di progresso, analogamente alle altre aree del Paese che si sono sviluppate proprio in virtù di moderne dotazioni infrastrutturali e di servizi che ne hanno favorito lo sviluppo”.
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