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Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – ha preso parte al dibattito conclusivo del seminario “la palude della partitocrazia: quale spazio per le eccellenze in politica?” tenutosi nell’aula “Silvano Toti” della Luiss “Guido Carli” di Roma.
All’iniziativa ha inoltre partecipato il sindaco di Bari, Michele Emiliano. Il dibattito è stato preceduto da un seminario in cui diversi studiosi e giornalisti, Raffaele De Mucci, Paolo Mancini, Luca Verzichelli ed Oscar Giannino, introdotti dal direttore generale della Luiss, Pier Luigi Celli, si sono confrontati sui guasti della partitocrazia italiana nella fase di crisi politico-istituzionale della seconda Repubblica e sui possibili rimedi per ridonare alla politica e ai partiti italiani trasparenza, sobrietà, partecipazione e meritocrazia.
Scopelliti, introdotto dal moderatore Angelo Mellone come esempio di militanza politica essendo passato dalle organizzazioni giovanili sino al più alto livello istituzionale calabrese, ha colloquiato con il sindaco di Bari. Scopelliti ed Emiliano hanno ragionato sulla crisi di consensi dei rispettivi partiti, il Pdl e il Pd, sulle cause della recente ondata di antipolitica e sui rimedi organizzativi da attuare per restituire ai partiti il ruolo di selezionatori di buona classe dirigente. Scopelliti ha sottolineato che: “se l’assetto istituzionale italiano marcia verso il federalismo, è necessario che i partiti compiano lo stesso percorso.
I partiti centralisti devono interpretare maggiormente i bisogni dei cittadini. I problemi che ho io – ha aggiunto il Presidente – sono differenti da quelli hanno altri Governatori. Questo vale sia per la linea politica sulle questioni territoriali, sia per la selezione della classe dirigente. Chi vuole fare politica si deve impegnare dai livelli più bassi, è impossibile fare buona amministrazione se, come accade per qualche parlamentare, non ti sei mai misurato con il tuo territorio e, dunque, non hai mai capito se rappresenti davvero gli elettori”.
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