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E’ stato presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi a palazzo Alemanni il progetto sperimentale lavori regolari in Calabria. Si tratta – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – di selezionare e formare delle nuove figure professionali, gli agenti per l’emersione, finalizzate a promuovere e sostenere processi di emersione e sviluppo locale.
I beneficiari sono 200 giovani laureati residenti nella Regione Calabria da almeno tre anni, in cerca di occupazione. L’iniziativa è stata illustrata dal Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, dall’assessore al lavoro e formazione professionale Francescantonio Stillitani e dal Presidente della Commissione regionale per il lavoro non regolare Benedetto Di Iacovo.
Per questo progetto sono disponibili 14 milioni di euro di fondi comunitari ai quali vanno aggiunti altri 5 milioni di € a titolo di fondo di garanzia per le imprese che intendono assumere i giovani, una volta formati. Il bando, pubblicato lo scorso venerdì sul sito: www.regione.calabria/formazionelavoro, prevede due fasi. Con la prima viene concesso un voucher nella fase di realizzazione del percorso integrato (€ 15.400,00 complessivi per 12 mensilità a 200 giovani laureati).
Al termine della prima fase gli agenti potranno scegliere se percorrere la strada dell’autoimpiego o lavorare presso le aziende. E’ previsto l’avvio dell’attività di lavoro autonomo del giovane, con la concessione di un pacchetto integrato di incentivi che comprende: massimo € 20.000,00 per l’autoimprenditorialità; garanzia bancaria pari al 80%, per un finanziamento max di € 25.000,00 sotto forma di microcredito e 100% degli interessi passivi maturati in relazione al microcredito concesso.
Con l’assunzione del giovane le imprese o i datori di lavoro (che dovranno far pervenire domanda di disponibilita’ ad assumere i giovani entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso sul Burc) che verranno individuati con procedura di evidenza pubblica avranno la possibilità di ottenere un bonus sotto forma di integrazione salariale, per un importo pari al 40% del costo lordo annuo, per due anni; la concessione di garanzia bancaria pari al 80% della linea di finanziamento (microcredito) richiesta e comunque non superiore a € 25.000,00, per favorire l’accesso al credito, al fine di sostenere l’inserimento lavorativo delle categorie in condizioni di svantaggio; l’erogazione di un contributo in conto interesse, nella misura del 100% degli interessi passivi maturati in relazione al prestito concesso presso l’istituto di credito convenzionato.
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