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In merito alle due proposte di legge relative all’ “Istituzione dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese” ed alle “Disposizioni in materia di sviluppo dell’agricoltura”, proposte dell’assessore all’agricoltura Michele Trematerra e del sottosegretario con delega alle riforme istituzionali Alberto Sarra, approvate ieri dalla Giunta regionale, è intervenuto il Dipartimento agricoltura.
“La prima proposta nasce dall’esigenza di porre rimedio all’applicazione dell’art. 5 della Legge Regionale 9/07, con cui è stata prevista, inopinatamente, la soppressione dell’Arssa e la sua conseguente messa in liquidazione. Con i risultati a tutti ormai ben noti. Da qui la necessità di prevedere forme organizzative diverse, che avessero, però, sempre ad oggetto la riforma complessiva delle funzioni espletate dall’ente soppresso, nell’ottica di una ripresa di efficienza ed efficacia dell’azione pubblica, riferita alle competenze di settore.
La presente proposta di legge nasce pertanto dall’esigenza di pervenire ad una riforma che, attraverso l’istituzione di un ente strumentale della Regione Calabria, sia di compendio alle esigenze reali di sviluppo ed ammodernamento dei servizi essenziali in agricoltura. L’istituenda azienda si vedrà affidata, attraverso la seconda proposta di legge approvata, relativa alle “Disposizioni in materia di sviluppo dell’agricoltura”, i principi organizzativi ed i compiti attraverso cui s’intenderà dare uno sviluppo coordinato al settore dell’agricoltura.
E ciò in piena coerenza alle normative nazionali e comunitarie, nonché alla programmazione regionale di settore, mediante azioni di divulgazione, promozione, sperimentazione e trasferimento di processi innovativi nel sistema produttivo agricolo, agro-alimentare ed agro-industriale. In sintesi, le proposte di legge approvate sono esclusivamente centrate verso la costruzione di un impianto organico, coerente e rigoroso, teso all’eliminazione degli elementi di criticità e debolezza dell’attuale sistema ed alla ricostituzione, con criteri di economicità, della migliore efficienza ed efficacia nel settore.
Si tratterà di un’azienda moderna, con un apparato amministrativo snello ed in grado di poter esaltare l’attività, ad oggi mortificata, delle straordinarie professionalità tecniche presenti. E questo anche mettendo a frutto le iniziative che si potranno riavviare presso l’importante patrimonio costituito da quelle aziende sperimentali e divulgative che, razionalizzate, potranno tornare ad essere, con le loro attività, riferimenti certi per il comparto agricolo regionale.
I provvedimenti legislativi intrapresi non perdono di vista, ovviamente, le esigenze di tutto il personale coinvolto, per il quale vi è la totale garanzia, in base alle norme vigenti, del mantenimento del posto di lavoro. E, relativamente al personale il cui rapporto è disciplinato da un CCNL del comparto pubblico, è prevista anche la permanenza nel proprio stato giuridico. L’auspicio a questo punto è che, attraverso l’ordinario iter legislativo, si possa addivenire all’approvazione di entrambe le leggi da parte del Consiglio regionale. E ciò allo scopo di restituire, in tempi brevi, quell’adeguata struttura tecnica di supporto che manca ormai da troppo tempo all’agricoltura calabrese”.
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