Regione, mozione del presidente Talarico su Trenitalia

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Sulla violazione del diritto alla mobilità dei cittadini e sui disservizi nel sistema ferroviario calabrese e l’abbandono del territorio da parte del gruppo Ferrovie dello Stato

Premesso

che la Calabria si trova di fronte ad un’inaccettabile violazione del diritto alla mobilità di migliaia di cittadini, in conseguenza al progressivo abbandono di consistenti aree del territorio nazionale da parte delle aziende del gruppo Ferrovie dello Stato, in particolare della società Trenitalia;

che la criticità dello stato dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria, che sottopone a enormi ritardi, difficoltà e rischi chi deve percorrerla, accresce l’isolamento della Calabria;

che la situazione generale del sistema delle infrastrutture e dei collegamenti ferroviari e stradali, già fortemente critici, anche per carenza di investimenti delle aziende Anas e Gruppo Ferrovie dello Stato, è destinata ad aggravarsi ulteriormente, con i tagli annunciati dei treni notturni e a lunga percorrenza;

che, di fatto, le strategie di Trenitalia e delle altre società del gruppo Ferrovie dello Stato, interrompono la continuità territoriale e limitano la libertà di circolazione delle persone e delle merci, non garantendo, ai cittadini della Calabria, pari opportunità con i cittadini di altre regioni del Paese;

che la flotta dei treni, impiegati in Calabria, è vetusta e che i servizi ai passeggeri si qualificano, palesemente, come inefficienti, se non inesistenti, e che per i collegamenti Calabria – Roma e viceversa, con i treni cosiddetti Eurostar, Trenitalia utilizza, in modo chiaramente discriminatorio, rispetto allo standard dei servizi offerti in altre regioni, materiale tecnologicamente non adeguato a percorrere la linea alta velocità Napoli – Roma, con conseguente prolungamento della durata di percorrenza della tratta ferroviaria di circa un’ora;

che l’insufficiente e graduale defezione di Trenitalia si aggiunge all’assenza di significativi programmi d’investimento ed a scelte aziendali che negano, al territorio calabrese, servizi efficienti e moderni;

Impegna la Giunta regionale:

a intervenire presso il Governo nazionale, e in particolare presso il Ministro per le Infrastrutture, per rappresentare le condizioni di assoluta disuguaglianza in cui si trova la Calabria, nell’ambito del sistema dei servizi ferroviari italiani e dei collegamenti stradali, che impediscono il formarsi di tutte quelle condizioni necessarie per una crescita sociale ed economica equa della Calabria;

a coinvolgere, nella definizione di una strategia utile a correggere la situazione attuale del sistema dei trasporti ferroviari nel meridione, le Regioni Sicilia, Basilicata, Puglia, tutti i parlamentari eletti in Calabria e le parti sociali da tempo mobilitate sulla questione;

Impegna il Presidente del Consiglio regionale della Calabria:

a inviare le determinazioni del Consiglio Regionale della Calabria ai Presidenti dei Consigli regionali di Sicilia, Basilicata, Puglia, per concordare eventuali iniziative comuni, ai Presidenti di Camera e Senato, perché valutino l’esigenza di avviare un’inchiesta sulla politica dei trasporti operata da Trenitalia nelle regioni del Sud ed a interessare il Presidente della Repubblica, garante della Costituzione e quindi di quel principio secondo cui tutti i cittadini hanno pari dignità sociale nel nostro Paese.

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Author: Cristina

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