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L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – replica alle dichiarazione rese dal prof. Nicola Uccella nella trasmissione televisiva “Buon Giorno Regione”, in onda su Rai3 lo scorso 18 aprile.
“Si tratta – ha detto Trematerra – di affermazioni, frutto sicuramente di convincimenti esclusivamente personali, che gettano ingiustamente ed ingiustificatamente discredito su un settore, quello olivicolo- oleario calabrese, che negli ultimi anni sta dimostrando dei fortissimi ed inequivocabili segnali di crescita, che lo stanno ponendo alla ribalta nazionale ed internazionale.
Forse non tutti sanno che la Calabria e la Puglia hanno in Italia il primato nazionale di produzione di olio d’oliva tant’è che entrambe le regioni, complessivamente, producono circa il 65% del totale della produzione nazionale.
E forse non tutti sanno, e sicuramente fra questi l’illustre professore, che in Calabria, il continuo processo evolutivo del settore sta interessando l’intera filiera produttiva e che tale processo sta riguardando un po’ tutte le aree olivetate della regione, compresa quella citata in trasmissione, dove si sta assistendo ad un costante e continuo processo innovativo di ammodernamento degli impianti, con frequenti azioni di adattamento delle cultivar e congiunte azioni di riconversione varietale.
Sempre maggiore è inoltre il ricorso a nuove tecniche di potatura ed allevamento per favorire una idonea raccolta meccanizzata e una migliore difesa fitosanitaria e di coltivazione biologica. Anche a livello di post raccolta – ha continuato l’assessore regionale – la situazione è decisamente migliore. È, infatti, ormai diffuso l’uso di impianti di trasformazione all’avanguardia ed in linea con le più moderne tendenze di ricerca, sia per sistemi estrattivi che per modelli di stoccaggio e conservazione dell’olio utilizzando le moderne tecniche che la ricerca ha messo a disposizione.
Inoltre, in fase di commercializzazione, nelle numerose aziende che ormai producono prodotto di alta qualità e biologico, massima è l’attenzione sia alla presentazione del prodotto che al confezionamento dello stesso. Quanto detto ha portato ad un considerevole aumento della produzione di olio extravergine di oliva calabrese, in tutte le sue declinazioni, biologico incluso, i cui livelli qualitativi raggiunti sono costantemente ed ufficialmente monitorati e certificati da panel qualificati, a livello internazionale”.
L’assessore Trematerra ha, poi, illustrato le numerose affermazioni che gli oli calabresi hanno ottenuto negli ultimi anni nelle più importanti e qualificate rassegne nazionali ed internazionali. “Giusto a titolo di esempio – ha detto Trematerra – cito solo le più significative: “Olio Capitale” di Trieste (2012), “Ercole Oliario” di Spoleto (2009, 2010), “Olio Award” di Amburgo (2011, 2010, 209), “Terrolivo” di Gerusalemme (2010), “Flos Olei” guida ai migliori oli del mondo (2009, 2010, 2011, 2012), “Sol d’oro” di Verona (2009, 2010, 2011). Per non parlare delle menzioni e delle referenze ottenute in tutto il mondo per gli oli particolari che si producono nella nostra Regione che sono diventati ormai oggetto di studio in numerose ricerche scientifiche. Per questo – ha rilevato l’assessore all’Agricoltura – ingiuste dichiarazioni di questo tipo corrono il rischio di pregiudicare i considerevoli sforzi di una moltitudine di imprenditori agricoli che stanno investendo da anni ingenti risorse economiche.
Si rischia di pregiudicare, inoltre, tutti quegli operatori del settore che, in un particolare momento di crisi come quella attuale, questa amministrazione sta sostenendo anche attraverso la recentissima approvazione di una legge regionale per la tutela e la salvaguardia dell’olivicoltura regionale, ed ancor prima con l’istituzione dell’oleoteca regionale, oltre che tramite la crescente attività di promozione condotta sia a livello di grandi fiere che di canali di distribuzione nazionali ed internazionali”.
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