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L’Assessore regionale ai Trasporti ed Internazionalizzazione Luigi Fedele – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – risponde a Naccari Carlizzi: “Vi è da osservare che l’attuale Giunta Regionale, complessivamente, ha incrementato la percorrenza urbana della città di Reggio Calabria, che dopo l’attuale razionalizzazione dei servizi si attesterà a 4.226.000 km, contro i 4.080.000 km previsti dalla precedente Giunta Regionale. Questo primo dato, quindi, dimostra come non esista alcun comportamento penalizzante nei confronti della città dello Stretto. Nel raffronto con le altre grandi realtà urbane calabresi, in riferimento alla riduzione apportata con la deliberazione del 30 marzo, essa vale il 3,14% per Catanzaro, il 3,16% per Cosenza e il 2,81% per Reggio Calabria, e quindi risulta evidente come non ci sia alcuna penalizzazione della città. Nel complesso, dunque, la Giunta precedente ha elargito percorrenze chilometriche a Reggio Calabria ma questi provvedimenti erano privi di copertura finanziaria, un atteggiamento irresponsabile più che un riequilibrio delle esigenze territoriali, comportamento ancor più incomprensibile se si considera che l’ex Assessore Naccari Carlizzi aveva contemporaneamente le deleghe ai Trasporti e al Bilancio. Inoltre segnaliamo come dal 2008 al 2010 si sia generato un “buco” che ha reso necessario un provvedimento normativo che ha autorizzato l’accantonamento in bilancio di oltre 25 milioni di euro: in quegli anni il bilancio e i programmi del trasporto pubblico locale facevano capo alla stessa persona, che non può pertanto neanche invocare un’incomprensione o un equivoco fra le risorse allocate e il maggiore fabbisogno per i maggiori servizi previsti e generosamente incrementati. E nel 2011 per far quadrare il fabbisogno dei servizi e le risorse, si è dovuto incrementare il competente capitolo di bilancio di 4,5 milioni di Euro e si sono dovuti tagliare servizi per circa 3-4 milioni di Euro. Dunque si viaggiava circa 8 milioni di euro sopra la capacità finanziarie. Per non parlare del caso di Ferrovie della Calabria, dove l’entità di tale scostamento era anche superiore. Ogni anno un importo da 3 a 7 milioni di euro, invece di essere utilizzato per i servizi, deve essere destinato a ripianare il buco di bilancio 2008-2010 per come previsto dalla legge. Questa è una pesante concausa dell’attuale riduzione, ovviamente insieme alla riduzione di risorse disponibili, per cui non si può mistificare la realtà. Sulla situazione finanziaria dell’Atam, infine, anche questi crediti pregressi non onorati hanno un peso rilevante. La nostra volontà è di razionalizzare il sistema in tutto il suo complesso, tagliando sprechi e sperperi, monitorando il chilometraggio reale e tagliando le parti improduttive. I tagli che oggi siamo costretti ad effettuare, però, con penalizzeranno né Reggio Calabria né l’Atam, in quanto necessari per rendere il sistema virtuoso ed efficiente. In futuro, ovviamente, appena vi saranno risorse disponibili, studieremo un piano ben preciso per rilanciare il trasporto pubblico locale: avremmo voluto farlo sin d’ora, peccato che chi ci ha preceduto non ha pensato a tenere i conti in ordine. Per questi motivi oggi non accettiamo lezioni da nessuno”.
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