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Su proposta del Presidente Scopelliti, la Giunta ha approvato l’Accordo per lo sviluppo della Banda Larga sul territorio della regione tra la Regione Calabria ed il Ministero per lo sviluppo economico. Con questa delibera la Giunta ha dato il via alla convenzione con il Ministero per lo Sviluppo Economico per l’attuazione del programma di diffusione della banda larga nella Regione.
Il programma prevede la realizzazione di infrastrutture in fibra ottica, necessarie per lo sviluppo dei servizi a banda larga almeno fino a 20 Mbit, e la realizzazione di infrastrutture di dorsale. L’attuazione degli interventi è stata promossa dalla Regione con un impegno finanziario complessivo di oltre 28 mln di euro, di cui 23 a carico dei Fondi Comunitari Regionali. Particolarmente significativo è l’impegno profuso dal Dipartimento Agricoltura che ha destinato al progetto nelle aree rurali oltre tredici milioni di euro.
Nei dati, è importante evidenziare come il progetto consentirà la costruzione di 114 dorsali in fibra ottica consentendo il raggiungimento di oltre quarantamila punti di accesso oggi non serviti dalla rete veloce. Quello che fino a pochi mesi fa sembrava una chimera per la nostra Regione,oggi sembra divenire realtà. Soddisfatto il Presidente Scopelliti e l’assessore Trematerra che sottolinea come “con questo intervento il digital divide nelle aree rurali sarà praticamente azzerato.
Oggi avere la connessione veloce rappresenta, per chi vive le aree rurali, un importate modello di sviluppo delle opportunità commerciali ma, soprattutto, un elemento qualificante nel concetto più ampio di qualità della vita delle famiglie. Infatti, la banda larga in queste aree significherà anche una maggiore possibilità per i giovani di accedere alle potenzialità della rete ed a tutto quanto ad essa connesso. Lo sviluppo del progetto complessivo della Banda Larga nella Regione Calabria è stato lungo ed irto di difficoltà, ma oggi si può affermare che il processo di modernizzazione è partito e che il digital divide non sarà più un motivo di freno per lo sviluppo della nostra economia”.
Su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Piero Aiello, è stato approvato il “Primo piano della portualità in Calabria”, un “Masterplan per lo sviluppo della portualità calabrese”, fortemente voluto dal Presidente Scopelliti e coordinato dal Dipartimento regionale “Urbanistica”. Obiettivo del piano è il potenziamento infrastrutturale e la realizzazione di eventuali nuove opere, privilegiando l’ammodernamento delle infrastrutture esistenti ed in progetto lungo tutto il litorale calabrese. Un piano ambizioso per creare sistema portuale efficiente, che possa determinare e trainare il rilancio dell’economia regionale.
Il “masterplan” individua le più idonee configurazioni infrastrutturali ed organizzative dei porti, dei sistemi di trasporto, delle aree di waterfronts e dei territori limitrofi, allo scopo di migliorare la qualità della vita, la mobilità delle persone e dei flussi economici delle aree costiere, con particolare riferimento alla nautica da diporto ed ai correlati flussi turistici di un settore in fase di crescente sviluppo, a testimonianza dell’alto interesse che il tema della portualità e dell’infrastrutturazione delle coste calabresi riveste all’interno del programma di governo dell’Amministrazione Regionale.
Il Piano sarà presentato alla stampa nelle prossime settimane.
Su proposta dell’Assessore al Bilancio Giacomo Mancini è stata deliberata una variazione di bilancio che consentirà, tra l’altro, di dare corso all’accordo “Jeremie” siglato, nei giorni scorsi, tra Regione e FEI per quarantacinque milioni di euro a sostegno delle PMI calabresi.
Su proposta dell’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra sono stati approvati due Disegni di legge. Il primo parla di “Istituzione dell’Azienda Regionale per la Forestazione e per le politiche della montagna, avente natura di ente pubblico economico”.
Il secondo disegno di legge ha come oggetto le “Disposizioni in materia di forestazione e di politiche della montagna”. All’art. 1, la proposta di legge prevede che “le Comunità Montane della Regione Calabria, disciplinate dalla legge regionale 19 marzo 1999, n.4 e successive modifiche ed integrazioni, sono soppresse e poste in liquidazione”. La normativa prevede, tra l’altro, che le funzioni delle Comunità e tutte le altre attività previste dalla stessa normativa “sono esercitate dall’Azienda Regionale per la Forestazione e per le Politiche della Montagna, ente pubblico economico già istituito ai sensi dell’Art. 54, comma 3 dello Statuto regionale”. Sempre su proposta dell’Assessore Trematerra, sono state approvate, in materia fitosanitaria, due distinti atti sulla delimitazione delle aree del territorio regionale interessate dalla presenza del “punteruolo rosso” delle palme e del “cinipide galligeno” del castagno. Trematerra ha sottolineato l’importanza dei due deliberati poiché “il lavoro – ha detto – è il frutto delle attività di monitoraggio del Servizio Fitosanitario Regionale operativo al Dipartimento Agricoltura, Foreste e forestazione. Le attività del Servizio consentono di fotografare lo stato fitosanitario della Calabria, rispetto alla presenza di organismi assoggettati a norme di “lotta obbligatoria” e consentono, quindi, di predisporre adeguati programmi di contenimento come quello rivolto al Cinipide del castagno”.
Il Servizio fitosanitario, infatti, ha aderito al Programma Nazionale avviato dal MIPAAF di lotta biologica al “Cinipide”. Anche in Calabria, pertanto, sarà possibile attivare un centro di moltiplicazione del “torymus sinensis” antagonista capace di parassitizzare le larve di cinipide e contenerne la sua dannosa attività. Inoltre, verranno effettuati dei lanci di “torymus” sul territorio regionale, non appena la fenologia vegetativa del castagno lo consentirà.
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