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L’assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – commenta il dossier di Legambiente “Acque nere” presentato, nei giorni scorsi, nella sede della Provincia di Catanzaro.
“Con attenzione, accompagnata da un pizzico di soddisfazione – dichiara l’assessore Pugliano – ho letto il dossier di Legambiente “Acque Nere” , in quanto ciò che è stato proposto nel documento è oggetto di attenzione dell’Assessorato da me diretto sin dal mio insediamento e l’attività promossa è ormai in fase avanzata di attuazione.
In effetti, a partire dallo scorso mese di maggio, avvio dell’attività dell’esecutivo Scopelliti, l’assessorato all’Ambiente da subito ha fronteggiato la stagione estiva 2010 attraverso la promozione e il finanziamento di piccoli interventi sugli impianti di depurazione per garantirne la funzionalità. All’attività straordinaria – prosegue l’assessore regionale – si è immediatamente affiancata l’attività ordinaria di programmazione, attraverso incontri specifici con i Comuni e le cinque Autorità di Ambito per conoscere, dapprima, le criticità presenti nel territorio in materia di trattamento delle acque reflue urbane per poi definire, di concerto con il Ministero dell’Ambiente, un programma di interventi finalizzato ad individuare prioritariamente le infrastrutture necessarie a superare i deficit presenti negli agglomerati superiori ai 15.000 abitanti equivalenti oggetto di contenzioso con l’Unione Europea.
Superata con successo questa attività di programmazione gli sforzi oggi sono rivolti all’attuazione degli interventi attraverso l’individuazione delle necessarie risorse finanziarie. Inoltre, accanto all’impegno profuso nell’attività programmatoria, il Consiglio Regionale, ha rafforzato la nuova strategia Regionale approvando una norma innovativa per rafforzare gli aspetti gestionali legati alla riscossione degli oneri connessi al servizio di depurazione, mediante intervento sostitutivo di un commissario ad acta per le amministrazioni inadempienti in maniera tale da rendere sicuro e costante il funzionamento di tutti gli impianti di depurazione.
Da ultimo – afferma ancora Pugliano – a partire dal 4 marzo scorso ho pubblicamente dichiarato che si sarebbe predisposto, in aderenza con il programma politico del Presidente Scopelliti, il Piano operativo di intervento finalizzato all’individuazione delle attività prioritarie e necessarie a migliorare lo stato qualitativo delle acque marine costiere, che sulla base dei controlli effettuati dall’ARPACAL e pubblicati dal Ministero della Salute, sono classificate sufficienti o scarse. Anche per questa ulteriore attività messa in campo in questi primi nove mesi di legislatura, il Dipartimento Politiche dell’Ambiente ha organizzato una fitta agenda di incontri sempre con i Comuni e con le Autorità di Ambito per raccogliere tutte le istanze del territorio al fine di sintetizzarle e contemplarle in uno specifico piano di attuazione.
Riconoscendo il valore strategico che la risorsa mare ha per questa Regione, le attività sopra descritte hanno visto l’interessamento anche di tutte le autorità deputate al controllo del rispetto delle leggi vigenti in materia ambientale nella piena convinzione che ciascun apporto e/o conoscenza avrebbe costituito un contributo valido per migliorare e rendere più efficaci gli interventi.
Appare evidente – sottolinea l’assessore Pugliano – che l’attenzione da parte della Regione è massima in materia di tutela delle acque anche perché c’è la convinzione che attraverso una gestione partecipata dei processi decisionali si riuscirà finalmente a porre fine alle carenze infrastrutturali che il territorio oggi manifesta e si potrà così restituire a tutti i cittadini un ambiente sempre più pulito e all’altezza delle loro aspettative.
Per raggiungere tali obiettivi – dichiara infine Pugliano -, visto il ritardo accumulato nel corso degli anni passati, e per dare piena attuazione al Servizio Idrico Integrato, la Regione ha proposto ed approvato nell’assemblea Consiliare un nuovo modello organizzativo più snello ed efficiente attraverso l’istituzione di un unico Ambito Territoriale Ottimale Regionale al fine di raggiungere più rapidamente gli ambiziosi obiettivi in materia di tutela delle acque che si è posta e per cui si è impegnata con tutti i cittadini calabresi”.
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