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L’assessore regionale al Lavoro Francescantonio Stillitani ha presieduto, a Reggio Calabria, l’incontro della Commissione regionale tripartita.
Durante la riunione, alla quale hanno, tra l’altro, partecipato i rappresentanti dei sindacati, delle Province, dei datori di lavoro, sono stati deliberati – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – vari provvedimenti riguardanti il mondo del lavoro, gli lsu ed i lavoratori in mobilità.
Tra i provvedimenti adottati, particolare rilevanza assume la delibera con cui la Commissione, nell’esercizio della propria discrezionalità concessagli dalla legge, ha deciso di estendere la possibilità di iscrizione ai fini collocativi nelle liste di mobilità anche ai lavoratori subordinati licenziati da studi professionali.
“Sinora – ha dichiarato l’assessore Stillitani – vi era una palese disparità di trattamento per questi lavoratori. Infatti, una volta licenziati, non potevano iscriversi nelle liste di mobilità e quindi, in caso di nuova assunzione da parte di nuovi datori di lavoro, non potevano usufruire delle agevolazioni contributive previste dalle norme per incentivare il ricollocamento dei lavoratori licenziati. Tutto questo comportava una forte discriminazione ed una difficoltà per la loro riassunzione”.
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in data 8 marzo 2011, rispondendo ad un apposito quesito, ha ritenuto che anche i datori di lavoro qualificabili come studi professionali siano considerati imprese e, quindi, i lavoratori da questi dipendenti, licenziati per riduzione di personale, hanno diritto ad iscriversi nelle liste di mobilità.
Pertanto, la Commissione regionale tripartita ha deliberato di estendere l’iscrizione ai fini collocativi nelle liste di mobilità della Regione Calabria a tutti i lavoratori subordinati licenziati da qualunque soggetto che svolge attività economica e anche ai dipendenti degli studi professionali.
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