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Il dirigente generale del Dipartimento regionale Infrastrutture e Lavori pubblici Giovanni Laganà, in qualità di coordinatore della struttura di supporto al Commissario per le emergenze idrogeologiche verificatesi in Calabria nelle stagioni invernali 2008/2009/2010, ha presieduto una riunione tecnica con le Amministrazioni comunali di Catanzaro, Gimigliano e Maierato.
Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sullo stato di attuazione delle attività di studio, indagini e monitoraggio, nonché sulle procedure attivate dai Comuni per il presidio territoriale delle aree di Maierato, Gimigliano e della frazione Ianò della città di Catanzaro, tra le più colpite dagli eventi alluvionali di febbraio 2010.
“Il sistema di presidio e monitoraggio dei siti di Maierato, Gimigliano e della frazione Ianò della città di Catanzaro, interessati dalle gravi situazioni di dissesto causate dagli eventi alluvionali del mese di febbraio dello scorso anno – ha commentato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – prevede la collaborazione in sinergia delle strutture tecniche regionali, comunali e dei centri di ricerca, rappresentando così un modello d’intervento unico, attivato in via sperimentale per la prima volta in Calabria che, a costi relativamente contenuti, consentirà di operare una drastica riduzione dei livelli di rischio”.
Alla riunione, oltre ai rappresentanti dei centri di competenza della Protezione civile (CNR IRPI di Cosenza e CAMILAB UNICAL) ed ai tecnici regionali facenti parte della struttura di supporto, hanno preso parte anche amministratori e responsabili degli uffici tecnici dei Comuni interessati e i professionisti incaricati delle operazioni di presidio e monitoraggio.
Durante l’incontro è emerso che sono stati istituiti i presidi territoriali delle aree in questione, ai sensi degli specifici protocolli d’intesa stipulati tra il Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, in qualità di Commissario delegato per il superamento dell’emergenza, le singole Amministrazioni comunali, il settore regionale di Protezione civile, il Centro funzionale multirischi regionale presso l’ARPACAL ed i suddetti Centri di competenza.
I protocolli attivati prevedono, tra l’altro che, in caso di previsione di particolari criticità meteorologiche, accertate dal Centro funzionale attraverso stazioni di misura dedicate, appositamente installate sui siti interessati, vengano attivate verifiche e controlli da parte di squadre di tecnici specializzati lungo possibili punti di crisi preventivamente individuati e riportati su mappe operative, nonché una serie misure sui sensori di monitoraggio già installati per un controllo in tempo reale dell’evoluzione dei fenomeni in atto. Ciò consente, in ultima analisi, di adottare in tempi rapidissimi ed in situazioni di emergenza conclamata, le necessarie misure di salvaguardia della pubblica incolumità.
Infine, nel corso della riunione, sono state stabilite ulteriori misure per assicurare la massima tempestività di attivazione dei presidi e la condivisione di dati e informazioni, tanto in relazione all’attività “in tempo di pace” che in emergenza.
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