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L’assessore regionale al lavoro, formazione professionale e politiche sociali, Francescantonio Stillitani, ha presieduto il tavolo tecnico per discutere – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – del progetto nazionale “Le buone pratiche antidiscriminatorie per orientamento sessuale e identità di genere in ambito lavorativo” che coinvolge le regioni obiettivo 1. L’iniziativa è promossa dall’Ufficio nazionale per le discriminazioni razziali – Ministero per le Pari opportunità (UNAR), in collaborazione con l’associazione avvocatura per i diritti “LGBT – Rete Lenford”. Alla riunione hanno preso parte: Giovanna Cusumano, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Calabria, i consiglieri delle associazioni “Eos Arcigay” di Cosenza e Reggio Calabria, Elena Morano Cinque, presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Catanzaro, Beatrice Gusmano in rappresentanza della “Rete Lenford”, Mimma Iannello della Cgil Calabria e Rosi Perrone delegata della Cisl regionale. L’assessore Stillitani nel suo intervento di apertura dei lavori ha sottolineato “l’impegno della Regione per incidere concretamente su un problema come quello della discriminazione sessuale e di identità di genere. Un fenomeno – ha detto – che anche se quasi del tutto sommerso, coinvolge numerose persone del territorio calabrese”.Tra le finalità del tavolo l’individuazione di buone prassi da replicare nelle amministrazioni e nelle istituzioni calabresi con l’obiettivo di ridurre in maniera efficace il fenomeno della discriminazione sessuale e di genere. Dopo una prima illustrazione delle buone prassi utilizzate dalle altre regioni obiettivo convergenza, tra cui: l’inserimento lavorativo, le condizioni di lavoro, revisione dei codici etici, conduzioni di ricerche, linee guida, diversity management, formazione professionale, network e mainstreaming, è seguita un’analisi approfondita delle diverse linee d’intervento. Al termine è stato programmato un altro incontro durante il quale il comitato tecnico, coordinato dalla presidente Cusumano, dovrà decidere quale sarà l’ambito d’intervento da progettare e replicare sul territorio regionale.
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