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L’assessore regionale Mario Caligiuri, in qualità di presidente della Commissione cultura della Conferenza delle Regioni, ha partecipato all’incontro con il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello volto ad instaurare una collaborazione significativa tra le Regioni e le Camere di commercio italiane per promuovere il settore strategico della cultura. Al dibattito –informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – sono intervenuti anche gli assessori Michele Coppola (Piemonte), Fabrizio Bracco (Umbria) e Caterina Miraglia (Campania). Caligiuri, nell’introdurre la riunione della Commissione cultura della Conferenza delle Regioni, ha messo l’accento “sulla necessità del rapporto tra pubblico e privato per sviluppare le tante risorse presenti in tutte le regioni”. Dardanello ha, invece, ricordato come “il settore della cultura rappresenti un aspetto rilevante anche dal punto di vista economico”. Su 6 milioni di imprese, infatti, oltre 900 mila sono quelle che, direttamente e indirettamente, si occupano di cultura, che sviluppa il 5% del Pil nazionale e determina il 6% degli occupati. Si tratta, in genere, di piccole imprese, in linea con quelle nazionali, dove il 96% ha meno di 10 dipendenti. Per quanto riguarda gli editori, in Italia sono circa 1.500, dei quali il 40% imprese individuali. L’assessore Coppola ha illustrato l’esperienza virtuosa maturata con la Camera di commercio, che ha finanziato la presenza dei piccoli editori al Salone del Libro di Torino, uno degli eventi sulla lettura più significativi a livello internazionale. In tal senso è stato proposto di estendere tale modello di collaborazione alle altre regioni. Su proposta dell’assessore Caligiuri si è, poi, stabilito di costituire un tavolo di lavoro nazionale tra la Commissione cultura delle Regioni e Unioncamere per definire rapidamente gli ambiti di collaborazione “al fine di promuovere la cultura – ha sottolineato Caligiuri – come motore dello sviluppo economico e democratico, realizzando l’indispensabile sinergia tra istituzioni pubbliche e settore privato per valorizzare l’immenso patrimonio culturale. La lettura – ha ribadito ancora Caligiuri – è alla base dello sviluppo della cultura. Appunto per questo è importante che anche le piccole case editrici di tutte regioni italiane possano partecipare al Salone del Libro di Torino, che rappresenta una vetrina di livello internazionale”.
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