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La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi – informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta regionale – ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il rapporto Bankitalia rappresenta una utile occasione di confronto per conoscere i numeri e fare riflessioni, senza nascondere la reale portata dei problemi, ma anche per evidenziare ed apprezzarne le positività.
I dati sulla Calabria confermano performance complessivamente migliori rispetto ad altre regioni del Sud. Il prodotto interno lordo della Calabria registra una perdita del 1,8% che, seppur negativo, costituisce il secondo miglior risultato di tutto il Mezzogiorno, che complessivamente perde il 2,08%.
È lo specchio dell’economia nazionale, in un Paese in cui sono state poste in essere ben quattro manovre economiche in meno di 12 mesi, i cui tagli ai trasferimenti statali hanno azzerato, di fatto, già a partire dal 2011, tutte le risorse che almeno in parte servivano a finanziare azioni speciali come le politiche sociali, il fondo unico per l’agricoltura, il fondo unico per le imprese, l’Iva per i contratti di servizio del TPL ferro, il fondo per la famiglia, il fondo per il diritto allo studio.
A questo si aggiunge l’ulteriore riduzione dei limiti di spesa per il rispetto del patto di stabilità, il cui superamento, così come richiesto dalle regioni del Mezzogiorno, consentirebbe di sbloccare le risorse per gli investimenti e faciliterebbe la ripresa economica. Nonostante i suddetti tagli, i limiti dei pagamenti, la crisi globale e nonostante la pesante eredità del passato, i dati riguardanti la Calabria mostrano alcuni elementi di controtendenza.
Prima fra tutti quello occupazionale, frutto delle azioni positive messe in campo dal Governo Scopelliti . Ma il dato più incoraggiante è quello sul turismo e, principalmente, sulla presenza di stranieri nella nostra regione, grazie soprattutto ad una buona politica di accesso effettuata attraverso porti ed aeroporti. Così come molto incoraggiante è l’incremento di traffico aereo, primo fra tutti Lamezia Terme ed a seguire Crotone e Reggio Calabria. Sicuramente si può fare di più e dobbiamo fare di più. Non si può disconoscere, però, il grande lavoro politico e istituzionale di questi due anni da parte del governo regionale, pur nella contingenza del momento, spronando ulteriormente la macchina amministrativa che ha già dato e deve continuare a dare, nel prossimo futuro, segnali di cambiamento.
Non servono le distinzioni e le polemiche. Sono numerosi i tavoli di confronto aperti, e non solo di concertazione, con le parti sociali e gli industriali e la maggior parte delle misure adottate, rappresentano “scelte condivise” per fare fronte comune . La Calabria può agganciare la ripresa solo se istituzioni, politica, società civile e mondo economico remeranno dalla stessa parte, con coraggio e responsabilità. Questo governo regionale ce la sta mettendo tutta, auspico possano fare lo stesso anche gli imprenditori e le banche, soggetti fondamentali nell’economia locale”.
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