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Si è concluso nei giorni scorsi il work-shop internazionale, promosso dall’Assessorato ai Programmi Speciali Ue, alle Politiche Mediterranee e all’Internazionalizzazione, guidato dall’assessore Fabrizio Caupa, denominato “Apq Balcani”.
L’evento – informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta – è stato ospitato, in due giorni, presso il campus universitario dell’Unical a Cosenza, dove sono stati presentati i risultati dei due progetti attinenti l’Apq Balcani denominati “Vatra, per il dialogo interculturale” e “Educazione, scuole e musei, il museo entra in classe”.
L’organizzazione dell’evento è stata affidata al Dipartimento di Linguistica dell’Unical, guidato da Francesco Altimari, soggetto attuatore dei due progetti per conto della Regione Calabria, capofila per il progetto “Vatra”.
Il work-shop, che ha fatto il punto sui positivi risultati raggiunti con entrambi i progetti, ha registrato la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, Ministero degli Affari Esteri, Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Piemonte, Regione Sicilia, Regione Puglia e l’Oics (Osservatorio Interregionale Cooperazione Sviluppo).
Numerosa la delegazione dei partner italiani e stranieri coinvolti dall’Università della Calabria nel progetto “Vatra” sulle Scuole Estive Internazionali di Italianistica e Albanistica-Balcanistica (circa 30 tra docenti e studenti universitari provenienti dalle Università di Palermo, Salento, Milano “Statale”, Foggia, Tirana, Scutari, Argirocastro, Tetovo, Skopje). Il saluto delle autorità accademiche è stato affidato al Preside della Facoltà di Lettere dell’Unical Raffaele Perrelli.
Le scuole estive, organizzate nell’estate scorsa dal Dipartimento di Linguistica dell’Università della Calabria a Camigliatello Silano, sotto la direzione del professore Francesco Altimari, si sono rivelate una esperienza nuova, multiculturale, multietnica e multilingue, che valorizzando le ricchezze linguistiche, artistiche e culturali delle comunità regionali e nazionali delle due sponde del mare, soprattutto quelle espresse da minoranze linguistiche storicamente importanti per la nostra Regione, come quelle arbereshe, sono state capaci di favorire concretamente il dialogo interculturale tra Italia e Albania e, più in generale, tra Italia e Balcani, visto il ruolo della comunità albanese anche nei altri Stati dell’area (Macedonia, Montenegro, Kossovo).
“Tale ruolo – ha affermato l’Assessore Caligiuri – è destinato a diventare sempre più rilevante e attrattore di nuove risorse, come auspica il Presidente Scopelliti, se si pensa alla centralità che assumerà nei prossimi anni la macroregione europea adriatico-ionica, tra le regioni, sia di quelle già associate all’UE che tra quelle di prossima associazione, e agli investimenti previsti dai fondi comunitari”.
Le rappresentanze delle istituzioni accademiche partecipanti hanno ribadito ai partner istituzionali dell’APQ Balcani, l’esigenza di continuare in futuro la fruttuosa cooperazione avviata e di essere attivamente coinvolte con la loro capacità progettuale, ma anche con l’esperienza delle buone pratiche già realizzate, nelle future azioni comunitarie destinate a favorire la piena integrazione linguistica e culturale dei Balcani occidentali nel contesto europeo.
In questo ambito è risultato particolarmente interessante e coinvolgente, il seminario conclusivo dell’evento, rappresentato da un work-shop di e-learning tenutosi nella mattina del 24 maggio e promosso dai docenti di Lingue (albanese, italiano L2, tedesco) del Dipartimento di Linguistica che hanno evidenziato delle originali e avanzate esperienze linguistiche a distanza, coordinate dai docenti e dai tecnici del Dipartimento di Linguistici dell’Unical che si sono rilevate molto utili e stimolanti nel prosieguo dell’azione avviata con le Scuole Estive.
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