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Nell’ immaginario legame tra i luoghi mitici della Magna Grecia e le numerose bellezze che caratterizzano tutto il territorio, complice il cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace, veicolo di identità del territorio, la Città Metropolitana di Reggio Calabria, ha celebrato il cinquantesimo anniversario del ritrovamento delle statue e le eccellenze del territorio, nel corso della Borsa Mediterranea del Turismo di Paestum il più grande Salone Espositivo mondiale del patrimonio archeologico.
Il ruolo di moderatrice della conferenza celebrativa è stato affidato alla conduttrice Veronica Maya che più volte ha avuto l’opportunità di apprezzare, ammirare e conoscere da vicino il territorio calabrese.
L’offerta turistica
Per l’occasione, è stata creata una grande offerta turistica che va dal Museo archeologico di Rosarno alla Cattolica di Stilo ai Musei e alle aree archeologiche di Locri e di Archeoderi, fino al Museo Nazionale di Reggio Calabria che ospita le leggendarie sculture ritrovate nel 1972 e che sono state al centro della conferenza ospitata nella Sala Velia della BMTA, dal titolo “Memoria e Mito nella Città metropolitana di Reggio Calabria, Bronzi di Riace,1972-2022″.
Notevole, la rappresentanza istituzionale e culturale di Reggio Calabria. Presenti: Carmelo Versace, Sindaco f.f. della Città Metropolitana, Fabrizio Sudano, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia con Andrea Maria Gennaro, Funzionario Archeologo, Nino Sulfaro, docente di Restauro architettonico del Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Elena Trunfio, Direttrice del Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri e del Museo e Parco Archeologico Archeoderi di Bova Marina e Maria Domenica Lo Faro, Funzionario del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Nel chiedere al Ministero della Cultura maggiore attenzione e supporto per la valorizzazione di tutto ciò che di bello ha da offrire la nostra terra, il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, così si è espresso:
Raccontiamo oggi l’anno delle celebrazioni, partendo dai Bronzi per far conoscere tutto il nostro territorio, che ha un patrimonio vasto e diversificato, ricco di bellezza…Abbiamo avviato un importante progetto di valorizzazione delle due statue, perché intendiamo candidare i Bronzi come patrimonio dell’umanità dell’ Unesco…Andiamo in questa direzione investendo anche fuori dalla Calabria, come oggi a Paestum, per raggiungere e attirare nuovi visitatori…La Città metropolitana è l’insieme di 97 Comuni, tutti diversi e tutti straordinari…
La cultura nella nostra area, offre tantissime opportunità che ci consentendo di ottenere importanti risultati…Un percorso intenso quello alle nostre spalle, ma intendiamo andare avanti con convinzione e con slancio per promuovere i nostri territori…Candidiamo la Locride, ha concluso Versace, a Capitale italiana della cultura 2025 e abbiamo aperto proprio a Locri le attività del programma per le celebrazioni dei Bronzi…Abbiamo aperto proprio a Locri le attività del programma per le celebrazioni dei Bronzi.
Gli altri interventi
Nell’ intervenire, Fabrizio Sudano, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, ha detto:
Il sistema cultura sicuramente va valorizzato al massimo perché è un punto di partenza fondamentale per le regioni del sud che hanno la cultura come priorità, anche se dobbiamo fare ancora molto…Riuscire a valorizzare adeguatamente questo patrimonio è uno dei compiti fondamentali per istituzioni ed enti locali…Per parlare di turismo si devono avere le idee chiare sulle proprie risorse, coinvolgendo i soggetti scientifici come le università.
Nel suo dire, Elena Trunfio, Direttrice del Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri e del Museo e Parco Archeologico Archeoderi di Bova Marina, ha sottolineato che L’esperienza delle celebrazioni dei bronzi è solo una delle tante esperienze che stiamo portando avanti in questi anni con tutte le forze attive del territorio.
La direzione regionale musei della Calabria che rappresento, ha continuato, lavora da anni con la città metropolitana di Reggio Calabria e con gli altri enti per promuovere il patrimonio archeologico territoriale…Abbiamo un grande rapporto con il museo archeologico nazionale che è la casa dei Bronzi e la storica collezione di questo museo è formata dai reperti provenienti da tutti i musei della Calabria…Raccogliamo i frutti di questa attività e infatti le presenze nei nostri musei in questi ultimi anni sono raddoppiate, triplicate in alcuni casi.
A conclusione, Nino Sulfaro, docente di Restauro architettonico del Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si è soffermato sul ruolo dell’Università sul territorio per dare profondità alla gestione del patrimonio.
Insieme a lui Maria Domenica Lo Faro, in rappresentanza del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, ha illustrato gli importanti numeri dei visitatori nel quadrimestre maggio-agosto presso la struttura museale reggina.
Numerosi anche i giornalisti presenti, all’interno del Castello di Giungano per un nuovo scambio culturale. Protagonisti d’ eccezione i prodotti dei territori calabrese e campano, pensati come esperienza sensoriale collettiva e, come scambio culturale generativo di nuove relazioni.
Dal bergamotto al pane di Canolo, dal caciocavallo di Ciminà alla soppressata di maialino nero di Calabria è stato un susseguirsi di sapori contrastanti ma equilibrati venuti fuori dall’accostamento studiato di prodotti del territorio reggino e del territorio cilentano.
Una degustazione di mare e di terra magistralmente creata dallo chef Vincenzo Cucolo che con le giuste intuizioni ha dato vita ad un ponte culturale tra le due coste.
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