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Ammonta a circa 4 milioni di euro il risparmio della spesa farmaceutica dell’Azienda ospedaliera di Cosenza tra il 2009 e il 2011. “Una considerevole riduzione dei costi legati all’acquisizione di farmaci e presidi ospedalieri – ha spiegato nel dettaglio il dirigente generale dell’Azienda cosentina Paolo Gangemi – si è potuta ottenere attraverso la budgetizzazione della farmacia e l’implementazione del principio dell’appropriatezza prescrittiva. Nello specifico si è passati da una spesa di 38.500 milioni di euro del 2009 ad una spesa del 2011 pari a 35.500 milioni. A ciò va aggiunto che la distribuzione diretta di farmaci è aumentata di 900 mila euro rispetto al 2009. Quindi, è stato raggiunto un risparmio reale di 3.900 milioni di euro”. Ma la strategia del risparmio portata avanti dall’Ao di Cosenza – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – ha riguardato anche l’acquisto di beni non sanitari con un economia nel 2011 di oltre 346 mila euro. “Ciò è stato possibile – ha sottolineato Gangemi – grazie ad una oculata gestione, attenta all’effettivo fabbisogno aziendale per cui sono stati eliminati o ridotti tutti i costi inutili come quelli per toner, computer, carta, fitti eccetera”. Inoltre, grazie alla rinegoziazione di alcuni contratti, quali telefonia e vigilanza, tra il 2010 e il 2011, la riduzione della spesa è stata superiore ad 1 milione di euro. Nell’arco di quest’anno, comunque, il risparmio dovrebbe aumentare perché andranno a regime tutti i contratti rinegoziati. È di 358 mila ero, invece, il risparmio per l’acquisizione di servizi sanitari che si è attestata per l’anno 2011 a 488 mila euro rispetto agli 846 mila del 2009. “Per il personale – ha proseguito il dirigente generale – nel 2011 sono stati spesi circa 113 milioni di euro, 2.665 milioni in meno rispetto al 2009. Bisogna anche aggiungere la riduzione di 593 mila euro per le spese di manutenzioni e riparazioni, anche se il risparmio è di gran lunga superiore se si calcola che la stessa incorpora il costo delle risorse necessarie al completamento del Dipartimento emergenze accettazione (DEA). Da tutto ciò – ha sottolineato Gangemi – si evidenzia che, nonostante la pesantissima eredità ricevuta, costituita da un forte disavanzo economico (-50 milioni di euro nel 2009 e -7 milioni circa nel 2011), da un depauperamento strutturale e tecnologico e da una perdita di fiducia dei cittadini nel servizio sanitario pubblico, l’Azienda sanitaria di Cosenza è riuscita, in solo 18 mesi di gestione, a mettere sotto controllo la spesa ma, soprattutto, ad ampliare la propria offerta sanitaria con un aumento delle prestazioni erogate. Nel dettaglio, nel 2011, escludendo le attività non tariffabili come pronto soccorso, rianimazione e terapia intensiva, il valore della produzione per ricoveri è stata di 87 milioni di euro (+2 milioni rispetto al 2009) mentre quello della produzione per attività ambulatoriali ha raggiunto i 23 milioni di euro (+10 milioni rispetto al 2009). Insomma – ha concluso il dirigente generale Gangemi – questa Azienda si è posta degli obiettivi strategici importanti che hanno dovuto comunque fare i conti con le esigenze di pareggio di bilancio e con i vincoli del Piano di rientro, ma ciò non ha impedito a questa direzione di fare ogni possibile sforzo per mettere in atto azioni capaci di contrastare la situazione avversa”.
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