Referendum abrogativo contro trivellazioni, Oliverio interviene

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Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, oggi è tornato a parlare del referendum abrogativo di alcune norme della legge “Sblocca Italia” per la parte che riguarda le trivellazioni nel mar Jonio e nel mar Adriatico.

“Queste norme -ha detto Oliverio- costituiscono un sopruso dei poteri legittimi ed istituzionali delle Regioni. Non è possibile autorizzare, in un mare chiuso come lo Ionio o l’Adriatico, trivellazioni o ricerca per le trivellazioni senza valutare l’impatto e le valutazioni negative che esse comportano. Non si tratta di un “no” ideologico alla ricerca attraverso le trivellazioni, ma di un “no” che scaturisce dalla valutazione concreta del contesto nel quale si propone di procedere all’autorizzazione delle trivellazioni. Per il 28 di questo mese abbiamo convocato il Consiglio regionale che si è già espresso su questa questione e che, ne sono sicuro, all’unanimità sceglierà la strada del referendum abrogativo.

Ci auguriamo che, prima che si arrivi alla indizione del referendum, le norme siano modificate. Il nostro non è un atto di contrapposizione alla scelta del Parlamento o del Governo, ma una legittima iniziativa a tutela delle proprie comunità e delle prospettive di sviluppo dei nostri territori. In questa direzione andremo avanti con determinazione, sicuri di interpretare la volontà di migliaia di amministratori locali e di milioni di cittadini che vivono in questa parte del nostro Paese”.

“Il nostro –ha proseguito il Presidente della Regione– non è soltanto un “no”, ma è anche un sì ad una politica di valorizzazione del Golfo di Taranto. Da Presidente della Provincia di Cosenza tempo fa mi feci promotore di un’iniziativa insieme alle Province di Matera, Taranto e Lecce. Quel progetto si intitolava “Il mare che unisce”. Quella proposta deve essere rimessa in campo. Ne ho già parlato con Pittella ed Emiliano e mi hanno manifestato la loro adesione convinta ad un grande progetto di bonifica e depurazione delle acque in un territorio che ha grandi potenzialità e che, per la prima volta, dopo sei anni di sofferenza, nel corso di questa estate ha presentato un incremento dell’11% a luglio e del 10% ad agosto delle presenze turistiche”.
“Queste presenze –ha concluso Oliverio- vanno ora mantenute ed incrementate.

Non basta solo una bandiera blu per attirare nuove domande e nuovi turisti. Bisogna lavorare sul contesto, migliorando la qualità dei servizi, riqualificando le professionalità e valorizzando, soprattutto, la nostra storia, le nostre bellezze naturali, i nostri siti archeologici e le nostre tradizioni enogastronomiche se vogliamo continuare ad essere competitivi e ricercati rispetto ad una domanda sempre più esigente”.

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