Rapani: “La Calabria non è solo Reggio, Cosenza e Catanzaro”

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“La Calabria non è solo Reggio, Cosenza e Catanzaro e la Sibaritide non rappresenta solo un serbatoio di voti da utilizzare alla bisogna: se lo mettano bene in testa.
Non manca giorno in cui non si legga sulla stampa regionale di metro leggera Cosenza-Rende, forse da allungare fino a Catanzaro, o di investimenti regionali dappertutto tranne che da noi.
E lo Jonio, appunto? Se è destinato da macabri disegni alla regressione, allora sappiano che non lo consentiremo a nessuno. E’ finito il tempo di considerare questa terra come pezza da piedi. Anche noi pretendiamo considerazione, partendo dal diritto alla mobilità che qui non esiste più da anni.
Se è vero com’è vero che grazie ai Por 2014-2020, Unione Europea ha previsto una spesa di oltre 223 milioni euro di euro per i sistemi di trasporto sostenibili, ci chiediamo e chiediamo se vi sia la effettiva volontà di investire anche qui per un progetto, la metro leggera Sibari-Crotone, per il quale esiste già un protocollo di intesa firmato fra Regione e Trenitalia che prevede l’acquisto di due locomotive ad alta velocità da destinare alle ferrovie ioniche.
Di quei 223 milioni euro, non prendiamo una equa spartizione territoriale che sappiamo non avverrà mai, quantomeno l’investimento delle “briciole”, i 23 milioni che da queste parti farebbero molto comodo e permetterebbero il rilancio anche turistico del territorio.
La Sibaritide da troppo tempo è bistrattata, scippata di ogni servizio, presa in giro. Per questo vorrei chiedere a Oliverio se abbia, per caso, cancellato quest’area dalla cartina geografica, o perché preferisca far viaggiare la Calabria a due, o più, velocità con la Frecciargento sul Tirreno e la littorina degli anni ’50 sullo Jonio. Perché, ancora, pur avendo ottenuto grandi consensi elettorali anche da queste parti, se ne dimentica puntualmente? Gli chiederei: che fine ha fatto il treno Swing inaugurato qualche settimana fa ed oggi non in servizio?
Su questo argomento Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale si è sempre battuta sostenendo, per primi, l’idea metropolitana leggera di superficie per la quale abbiamo intrapreso una “battaglia” che dura ormai da oltre due anni.
Non vorremmo vederci costretti a dover dire a muso duro che siamo stanchi di essere considerati calabresi di serie C e che per un semplice diritto, ogni volta, dobbiamo scendere in piazza ed alzare la voce.
Ma che Paese è un Paese che mette in ginocchio i suoi cittadini? Che Regione è una Regione che vede solo i capoluoghi di Provincia, dimenticando artatamente le altre realtà che hanno la sola sfortuna di non avere potentati politici?”

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Author: antonino lugarà

antonino lugarà, autore e collaboratore presso la testata ntacalabria.it

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