Calabria, presentati Contratti Locali di Sicurezza

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Il Presidente della Regione Mario Oliverio ed il Vicepresidente Antonio Viscomi hanno presentato i Contratti Locali di Sicurezza nel corso di un incontro istituzionale, coordinato dal Prefetto di Catanzaro Luisa Latella,   presso la Prefettura di Catanzaro e che ha contato anche la presenza del Viceministro dell’Interno Filippo Bubbico.

Come riferito dal Vicepresidente Viscomi  –  riporta un comunicato dell’Ufficio Stampa della Giunta-, i Contratti Locali di Sicurezza, approvati dalla Giunta regionale con la delibera n.408/2015,  sono strumenti concertati tra i diversi attori istituzionali e sociali, finalizzati all’elaborazione di progetti concreti di sicurezza locale per l’individuazione di un complesso coordinato di interventi ai quali concorre il finanziamento pubblico”.

I Contratti Locali di Sicurezza – ha affermato Viscomi – rappresentano in pieno il momento di cambiamento che vuole vivere questa regione: dalla solitudine degli amministratori alla condivisione; dalla  frammentazione all’organizzazione; dalla legalità alla responsabilità. Tutti, questi,  punti centrali della nostra azione amministrativa che ha adottato una serie di iniziative, quali, ad esempio, il piano triennale anticorruzione ed avviato interlocuzioni a più livelli istituzionali. I Contratti prevedono interventi per in totale di circa 40 milioni di euro,  e riguardano, tra l’altro, il recupero di beni confiscati, la realizzazione, sistemazione e attrezzatura di aree verdi in stato di degrado, destinate a divenire luoghi di aggregazione, sino alla realizzazione di impianti tecnologici, di sistemi di videosorveglianza per rendere più sicuro il territorio.  Sono uno strumento di progettazione integrata. La questione della sicurezza e della legalità va affrontata assieme, poiché problema comune e collettivo. Non  è un caso che i Contratti siano nati da una azione sinergica e siano presentati oggi”.

È questa una giornata importante – ha dichiarato il Presidente Oliverio -, che segna il  rafforzamento di un sistema di relazioni  tra istituzioni, improntato alla forte cooperazione. Il contrasto alla criminalità e l’affermazione della legalità  passano innanzitutto dalla crescita della cultura della cooperazione tra diversi soggetti che operano sul territorio. Da solo, ognuno, non va da nessuna parte. Nella nostra regione, oltre il piano repressivo, seppure importante, è necessario far crescere una cultura della legalità, innanzitutto per rendere consapevoli i cittadini, gli attori istituzionali, quelli del sistema delle imprese che l’alternativa ad essa, all’affermazione, quindi, della legalità, è il permanere in una condizioni di ritardato sviluppo ed in cui le potenzialità dei territori non si esprimono.

Quello che è avvenuto in questi giorni la vicenda della squadra di calcio a cinque di Locri, è un messaggio devastante. La Calabria ha bisogno di riscattarsi da stereotipi negativi e per far questo deve crescere una forte cultura della cooperazione, la sua pratica, sul piano istituzionale e sociale e deve soprattutto affermarsi la Calabria positiva. Si può lavorare con passione, con dedizione spirito di servizio, da ogni postazione, ma basta un messaggio negativo per mettere in discussione tutto. Ecco perché è importante agire perché per far crescere la cultura e far si che si affermi. Per far questo è necessario agire con coerenza di comportamenti, agire con le riforme, fare in modo che tra i pronunciamenti e le condotte di completamento non ci sia discrasia”.

Noi abbiamo lavorato per recuperare un ritardo che la Regione anche sui contratti locali di sicurezza registrava – ha detto ancora Oliverio -, un  percorso iniziato nel 2008 e portato a compimento nel 2015. Si tratta di risorse importanti e per questo abbiamo accelerato e chiuso per consentire ai comuni di realizzare opportunità, anche luoghi di aggregazione sociale. Più complessivamente, abbiamo lavorato per mettere il più possibile al riparo risorse importanti, senza le quali le condizioni di crescita e di sviluppo non si creeranno. Abbiamo  portato a buon fine la programmazione 2014/2020, con una valutazione positiva da parte della Commissione Europea; bisogna assumere ora una impostazione  che ci consenta, prima di tutto, di prevenire che ci siamo opportunità per forze che hanno altri obiettivi rispetto a quelli dello sviluppo di questa regione.

Per questo abbiamo definito un percorso che dovrà passare anche attraverso protocolli per la legalità con la prefetture, le imprese, per regolare il sistema dei subappalti e per la trasparenza e la regolarità nell’utilizzazione delle risorse. Gli investimenti per le grandi opere debbono essere oggetto di iniziative preventive sul terreno della legalità, premessa per il buon fine delle opere stesse. È avvenuto troppe volte che le opere siano rimaste incompiute, in Calabria un vero record. La vera sfida nella costruzione del futuro, in particolare per la Calabria, la si gioca su questo terreno. L’opportunità del contratti deve essere collocata in questa strategia, che deve essere alimentata da un concorso di impegno per costruire la rete della sinergia ai diversi livelli istituzionali. Ecco perché è auspicabile replicare incontri come quello odierno”.

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