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L’approvazione del bilancio di previsione per il 2016 -informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – porta a compimento un’ intensa ed operosa sessione di lavoro che ha visto Giunta e Consiglio regionale impegnati in un percorso a tappe forzate che dal rendiconto e dal giudizio di parifica della Corte dei Conti, è passato attraverso l’assestamento, il riaccertamento straordinario dei residui, la definizione del programma di ripiano del debito mediante tagli significativi alla spese di funzionamento, nel rispetto delle procedure e delle regole previste dall’armonizzazione contabile.
“Nonostante il bilancio regionale sia storicamente caratterizzato dalla presenza massiva di risorse vincolate – ha dichiarato il Presidente Oliverio – i criteri e le priorità assunte per la redistribuzione delle risorse libere da vincoli sono di tutta evidenza e sono ben espresse da alcune misure: 15 milioni per il fondo regionale per le politiche sociali e 29 milioni per il fondo regionale per le prestazioni socio-sanitarie, 8 milioni di euro per i pazienti vittime di emoderivati, 5 milioni per le barriere architettoniche, 4.9 milioni per il diritto allo studio universitario, 4.1 milioni per i gruppi appartamento, 0.5 milioni per lo sport ed un pari importo per le attività teatrali, 0.4 milioni per il sostegno ai centri antiviolenza e le case di accoglienza per le donne in difficoltà”.
Priorità dunque non solo di carattere sociale e culturale, rifinanziando leggi da tempo dimenticate, ma priorità anche di carattere occupazionale, assicurando le risorse per l’universo del precariato regionale, e di natura strutturale, come il trasporto pubblico locale (15 milioni cui si aggiungono 10 milioni per la copertura dei contratti di servizio stipulati con Trenitalia) e, ancora più importante, la previsione delle risorse per cofinanziare i programmi comunitari, pari complessivamente a 282 milioni per il tutto il ciclo di programmazione e a circa 45 milioni per l’anno 2016.
“Dall’approvazione del bilancio – ha detto ancora il Presidente – deriva per il governo regionale un duplice obbligo: da un lato, quello di operare urgentemente per ridefinire l’assetto del sistema delle società partecipate, delle fondazioni e degli enti strumentali, assicurando finalmente equilibrio di bilancio e razionalità organizzativa; dall’altro lato, di assicurare una immediata immissione nel sistema economico delle risorse comunitarie, al fine di consentire una ripresa delle attività produttive in grado di generare benessere collettivo”.
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