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«La Calabria non è figlia di un dio minore. Lo abbiamo significato con chiarezza nella recente interrogazione per lo stato di calamità naturale nel Catanzarese, promossa dal collega M5S Paolo Parentela». Lo dice la deputata M5S Dalila Nesci, che sottolinea: «Le forti piogge hanno provocato danni per circa trenta milioni di euro. Esondazioni, smottamenti, frane e allagamenti hanno interessato l’intera provincia di Catanzaro, sicché Parentela, che è del posto, è intervenuto subito e ci ha coinvolto nella richiesta di sostegno di Stato e di vantaggi fiscali per le popolazioni colpite».
La parlamentare precisa: «Purtroppo la Calabria è spesso emarginata, come se le tragedie nella regione fossero ogni volta più lievi che altrove. Sul piano culturale e politico prevale una maggiore considerazione per il Nord, ma noi dobbiamo invertire la tendenza».
La deputata Cinque Stelle aggiunge: «Troppo spesso ci sono state speculazioni, nelle tragedie. Come non ricordare il caso di L’Aquila, dopo il terremoto del 2009? Per questo, abbiamo pensato che fosse indispensabile domandare la sospensione degli oneri tributari e contributivi per il Catanzarese. Sarebbe una misura di sicura utilità».
Nesci conclude: «Noi Cinque Stelle abbiamo presentato una proposta di legge contro il consumo del suolo e una mozione, approvata, per destinare fondi alla messa in sicurezza dei territori. Finora il governo non ha cercato le risorse per evitare che il maltempo rovinasse case, imprese e famiglie».
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