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Riceviamo e pubblichiamo:
Il Consiglio di Stato, su richiesta di urgenza da parte della Camera di Commercio di Reggio Calabria, ha stabilito per il 25 febbraio la data dell’udienza di merito sul ricorso avverso la sentenza del TAR Reggino che annullava l’elezione del presidente Lucio Dattola. Salta subito all’occhio che la data sia stata stabilita in maniera rapida e ravvicinata dimostrando in maniera inequivocabile che quanti sostenevano che sarebbero passati anni prima di una decisione del Consiglio di stato o mentivano o erano del tutto all’oscuro delle dinamiche che regolano le procedure del Consiglio stesso.
Il principio di prudenza e attesa deliberato a larga maggioranza dal Consiglio Camerale conferma, senza alcun dubbio, essere stato l’unico principio corretto da assumere e, alla luce di tutto ciò appare ancora più grave la decisione della Regione Calabria di commissariare la CCIAA di Reggio Calabria.
Se non ci fosse stato il commissariamento il 25 febbraio si sarebbe conosciuto in maniera definitiva il futuro della governance camerale ed in caso di giudizio negativo si sarebbe potuto procedere velocemente a nuove elezioni.
Questa decisione, evidentemente politica della Regione, avvenuta con una celerità a dir poco sospetta visti i precedenti di questa giunta regionale, comporterà quindi un allungamento dei tempi considerato il nuovo bando da proporre e le procedure complesse, che salvo ricorsi, porteranno alla costituzione di un nuovo Consiglio Camerale.
Tutto ciò non potrà non recare danno per le aziende e l’economia provinciale tutta.
Il Consiglio camerale, la Giunta e la componente burocratico-amministrativa erano diventati un punto di riferimento importante per tutta la regione e l’aver volutocommissariare la Camera di Commercio ha già arrecato danno ad un ente che negli anni trascorsi si era posto all’attenzione nazionale per correttezza di gestione e solidità amministrativa ed economica.
La Confcommercio provinciale non intende tacere sulle responsabilità di quanti, con un intervento inopportuno e certamente di diversa natura rispetto ai mandati di rappresentatività, ha inteso macchiare una realtà indiscutibile sotto il profilo gestionale e soprattutto legale in ogni sua componente
Alla luce di quanto accaduto si rischia di perdere tempo prezioso per la sopravvivenza di migliaia di aziende reggine, la nostra economia non può permetterselo, ed ancora una volta lotterà per il diritto di tutte le imprese e non per gli interessi di qualcuno.
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