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Il governatore Giuseppe Scopelliti e il centrodestra calabrese, dopo aver messo le mani dentro i portafogli degli studenti, dei lavoratori pendolari e delle famiglie calabresi, prevedendo l’aumento vertiginoso delle tariffe per il trasporto pubblico urbano, adesso passano a tartassare i pensionati ultrasettantenni sospendendo il rilascio delle tessere gratuite per viaggiare sui mezzi pubblici.
E’ quanto ha dichiarato Massimo Gallo, responsabile regionale organizzativo del Partito dei Comunisti Italiani, in merito alla decisione della Regione Calabria di sospendere dal primo gennaio 2014 il rilascio degli abbonamenti mensili ai pensionati ultrasettantenni calabresi, che, per un servizio che prima era totalmente gratuito, dovranno pagare adesso in media circa 500 euro all’anno.
Si tratta, ha continuato Massimo Gallo, di un provvedimento vergognoso, che va immediatamente ritirato, che colpisce i ceti più deboli e che serve solo a far entrare in cassa denaro per provare a tappare i buchi di gestioni finanziare allegre e disinvolte di chi, come Scopelliti, è stato spesso protagonista, prima da Sindaco e, oggi, da governatore.
Ovviamente, ha continuato l’esponente del PdCI, tra le prime ad adeguarsi alle scelte nefaste contro i pensionati calabresi volute dal centrodestra che governa la Regione Calabria non poteva mancare la direzione dell’Atam di Reggio Calabria, che non si è lasciata sfuggire l’occasione per fare immediatamente cassa e, con una tempistica che non ha precedenti nella storia dell’Azienda Trasporti dell’Area Metropolitana (che di metropolitano ha, purtroppo, solo il nome….), senza un minimo di preavviso, ha sospeso il rilascio delle tessere gratuite di libera circolazione ai pensionati ultrasettantenni di Reggio Calabria per l’anno 2014 e sta ritirando, peraltro in maniera inopportuna, le tessere già rilasciate nel corso del 2013 e non ancora scadute.
Dovevano arrivare alla regione Calabria i vari Candeloro Imbalzano, Tilde Minasi, Demi Arena, Peppe Scopelliti, etc etc, già protagonisti del famoso “Modello Reggio” che ha messo in ginocchio la città di Reggio Calabria, per togliere un’agevolazione che da tantissimi anni oramai godevano i pensionati calabresi e che nessuno aveva mai osato mettere in discussione. Ma, conclude Massimo Gallo, purtroppo al peggio non c’è mai fine.
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