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Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha scritto al Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina per chiedere, con urgenza, un incontro con i rappresentanti della filiera olivicola calabrese e per attivare una deroga temporanea del Regolamento UE 2015/1830.
Nello specifico, la normativa comunitaria citata, relativa ad alcuni parametri chimico – fisici degli oli extra vergine d’oliva, compromette la commercializzazione di alcune produzioni calabresi di grande qualità, solo perché dalle analisi chimiche si evince che i valori dell’acido eptadecenoico supererebbero, di poco, quelli consentiti dal Regolamento. A detta dei rappresentanti del settore olivicolo regionali, infatti, già particolarmente allarmati per la contrazione di produzione verificatasi nella scorsa stagione olivicola, la modifica del Regolamento comunitario, starebbe apportando un grave pregiudizio nei confronti della produzione calabrese, con seri rischi di comportamenti speculativi sulle attività di commercializzazione dell’olio.
Il Presidente Oliverio – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – dopo l’incontro di martedì scorso con gli attori della filiera olivicola, tenutosi presso il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, si è tempestivamente incaricato di porre la spinosa questione direttamente al Ministro delle Politiche Agricole.
“La Calabria – ha affermato il Presidente Oliverio – tra le prime regioni italiane per superficie investita ad oliveti e per produzione di olio, sta subendo una forte penalizzazione da parte della nuova normativa europea, in materia di qualità degli oli extra vergine d’oliva. Proprio perché intendiamo difendere a denti stretti le nostre produzioni di qualità ed un comparto che rappresenta il cuore pulsante dell’agricoltura calabrese, ho coinvolto direttamente il Ministro Martina e fargli comprendere a fondo la difficile situazione vissuta dai produttori calabresi e, soprattutto, per voler concedere una deroga temporanea al regolamento che pregiudica la commercializzazione dei nostri oli extra vergine, soprattutto quelli della varietà Carolea, che pur di ottima qualità, risultano essere non conformi. Ci adopereremo – ha aggiunto Oliverio – per evitare danni economici e sociali al comparto olivicolo, che anzi intendiamo tutelare e promuovere, sia attraverso le risorse del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 che quelle del Piano Olivicolo nazionale”.
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