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«Mario Oliverio pensi ai suoi errori giganteschi e alla mancanza di coraggio politico che dimostra ogni giorno. Il Lupo silano è diventato una pecorella belante, incapace di reagire al governo Renzi, a partire dalla sanità». Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, in risposta all’accusa di populismo rivolta dal governatore della Calabria al Movimento 5 stelle. «A forza di tremare per la paura, Oliverio – continua la parlamentare – ha perduto anche la memoria, dimenticando che noi denunciammo il governo per la mancata nomina a commissario alla sanità, mentre nel Pd calabrese stappavano lo champagne». «È da un anno – incalza la parlamentare M5s – che Oliverio non fa nulla, salvo comunicati e tagli di nastri. Non ha ricuperato un centesimo dei milioni che l’Università ha preso illegittimamente dalla Regione, che continua a foraggiarla al di fuori delle regole. Se 5 stelle glielo ricorda, fa populismo? Vogliamo dimenticare lo scandalo delle nomine illegittime di Gioffrè e Pingitore, per cui il governatore non ha disposto alcuna revoca dell’incarico, nonostante le nostre richieste?». «Esattamente come Scopelliti, Oliverio – sottolinea la deputata – ha nominato dirigenti incapaci di riportare ordine in sanità, a cominciare dal vertice del dipartimento regionale, Riccardo Fatarella, che sta avallando gli abusi della struttura commissariale, come dimostra la firma del decreto sull’assegnazione dei nuovi budget sanitari, atto che proprio Oliverio definì clientelare».
Nesci conclude: «I dirigenti scelti da Oliverio, che sembrano rispondere più a Scura e Urbani, non riescono a gestire un dipartimento in grave e colpevole ritardo sull’attuazione del piano di rientro. La situazione è di assoluta emergenza e il governatore gira i pollici».
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