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L’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Che la Cgil abbia deciso di scendere in campo di fianco a Coldiretti nella mobilitazione di oggi ci sta perfettamente. Ribadisco infatti che condivido pienamente le motivazioni della manifestazione, a patto che lo scopo della stessa sia costruttivo.
Siamo fortemente sdegnati e non intendiamo incassare l’attacco fuorviante e fortemente demagogico della CGIL, che invece sembra voler approfittare dell’occasione per fare speculazioni gratuite. Il dipartimento che guido – ha precisato l’esponente della Giunta – sin dal momento del mio insediamento, quattro anni addietro, non ha mai perseguito logiche partitiche e di clientelismo. Affermazioni gravissime ed infondate che la Cgil avrebbe dovuto motivare.
E sempre, e lo sottolineo, ha tenuto in grande considerazione le istanze del mondo partenariale, chiamato a confronto sulle varie problematiche e a discutere di idee e proposte, non solo nei tavoli istituzionali, ma anche in numerosi incontri informali.
Nella programmazione 2007/2013, pur raccogliendo una pesante eredità, abbiamo lavorato duramente, ripristinando con nuove leggi e interventi in tanti settori, l’ordine amministrativo e tecnico e gestendo le risorse comunitarie con oculatezza e riuscendo ad impegnarle nella loro totalità e, allo stesso tempo, tenendo ben presente la regola fondamentale della qualificazione della spesa.
Ben consapevoli della grande responsabilità che abbiamo sulle spalle per quanto riguarda la nuova programmazione – ha aggiunto Trematerra – abbiamo iniziato a lavorarvi con largo anticipo. Con l’umiltà di chi sa riconoscere gli errori del passato e quindi l’intenzione di intervenire sulle criticità riscontrare, e con la determinazione di continuare sulla via intrapresa, che già ci ha permesso di raccogliere molti frutti. Frutti che, e non ci sarebbe bisogno di dirlo, sono sotto gli occhi di tutti, essendo il comparto dell’agro – alimentare, e non lo dico io, bensì i dati, uno dei pochissimi ad aver compiuto passi in avanti nonostante la forte crisi generale.
In questa delicata fase di passaggio tra la vecchia e la nuova programmazione dei fondi comunitari per “Difendere e valorizzare la Calabria bella e vera, che piace e vince”, non c’è tempo per la propaganda e gli sterili slogan populistici. Un’organizzazione sindacale come la Cgil, invece di lanciare accuse approssimate che fanno solo ‘scena’, attraverso una forma di protesta che sa più di pretesto, dovrebbe prestare più attenzione ai propri reali compiti, in primis la tutela dei diritti dei lavoratori, ma dei lavoratori tutti.
E con questo voglio dire che la Cgil dovrebbe darsi da fare per svuotare una volta per tutte le sacche improduttive dei comparti lavorativi, che rappresentano una pesante palla al piede per il decollo economico della nostra regione e dell’intero Paese. Solo perseguendo questa strada, e non dedicandosi alla propaganda fine a se stessa, il sindacato potrà esercitare realmente la funzione di promotore di progresso sociale, economico e culturale.
Per il resto, ribadisco che per operare realmente per il rilancio e la valorizzazione di un settore, quello dell’agro – alimentare, che può rappresentare il vero traino dell’intera economia regionale, ognuno di noi deve fare la sua parte e dimostrare di avere la maturità e la serietà di lavorare in sinergia, e non l’uno contro l’altro, alla semplice ricerca di palcoscenici”.
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