Più di 900 le prestazioni eseguite dal servizio di allergologia dell’ospedale di Scilla dall’inizio dell’anno ad oggi

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Dall’inizio dell’anno ad oggi al servizio di allergologia del presidio ospedaliero di Scilla sono state eseguite 910 prestazioni. Con lo svolgimento dell’attività per due giorni a settimana, gli specialisti Antonino Musarra e Marcello Cilia hanno nello specifico effettuato 485 visite allergologiche, 365 prove allergiche, 60 indagini di funzionalità respiratoria

L’attività – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – ha registrato un costante e rapido incremento con una sempre crescente richiesta di prestazioni. Attualmente, perseguendo anche le direttive del Presidente della regione e commissario ad acta per il Piano di rientro Giuseppe Scoppeliti per l’abbattimento delle liste d’attesa, il tempo medio per effettuare una visita è di circa tre settimane.

Nel reparto di Scilla i pazienti, provenienti non solo dalla provincia di Reggio Calabria ma da tutta la regione, sono stati esaminati per allergie respiratorie, alimentari, professionali, da farmaci e da veleno di imenotteri. In particolare sono stati eseguiti test di tolleranza a farmaci in regime di osservazione prolungata e non di day hospital, consentendo di conseguenza un notevole risparmio per l’azienda sanitaria.

I test per le allergie da farmaci sono attualmente eseguiti in pochissimi centri della nostra regione. E per la prima volta in Calabria, nell’ospedale di Scilla, è stata attuata la desensibilizzazione a farmaci. Infatti in due casi riguardanti  pazienti infartuati della provincia reggina allergici all’aspirina (farmaco necessario per la loro terapia anticoagulante) è stato utilizzato con successo un protocollo di desensibilizzazione rapida nei confronti del farmaco che ha consentito ai pazienti di poterlo assumere senza reazioni avverse.

“Tali protocolli – affermano Musarra e Cilia – potrebbero essere adottati anche nei confronti delle principali allergie alimentari, come latte e uovo, specialmente nei pazienti pediatrici,  se  il numero delle presenze settimanali degli specialisti venisse incrementato. Ciò consentirebbe anche una più agevole esecuzione dei test per le allergie da contatto la cui lettura dei risultati si effettua dopo 48 e 96 ore dall’applicazione.

Attualmente – spiegano –  i pazienti ai quali vengono applicati tali test devono essere ricontrollati dagli specialisti presso altre strutture. Perciò, nel mese di febbraio, abbiamo avuto un incontro di formazione sull’anafilassi e sull’uso dell’adrenalina al quale hanno partecipato operatori della medicina d’emergenza-urgenza, pediatri e allergologi del territorio. L’obiettivo a breve termine del servizio di allergologia del presidio ospedaliero di Scilla – sottolineano infine Musarra e Cilia – è quello di avviare una stretta collaborazione con gli oncologi, i radiologi e gli anestesisti per affrontare il serio problema delle reazioni allergiche ai chemioterapici, ai mezzi di contrasto ed agli anestetici con la possibilità, quando necessario, di utilizzare protocolli di desensibilizzazione che potrebbero risultare in taluni casi di vitale importanza per i pazienti”.

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Author: Cristina

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