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Aumentare i ricavi attraverso il recupero di maggiori risorse, ridurre i costi attraverso una razionalizzazione dei processi di spesa senza compromettere la qualità e la quantità dei servizi offerti. Questi gli obiettivi principali – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – posti in essere dall’Azienda ospedaliera di Cosenza guidata dal direttore generale Paolo Maria Gangemi.
Dell’Azienda fanno parte gli ospedali “SS. Annunziata” e “Mariano Santo”, con sede a Cosenza, e “Santa Barbara, con sede a Rogliano.
Con la riorganizzazione della rete ospedaliera il “Santa Barbara” è diventato parte integrante dell’hub cosentino e ad esso afferiscono i pazienti provenienti dall’Annunziata, oltre che da tutto il territorio regionale. Ciò è stato possibile grazie all’attenzione che il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha voluto riservare al comprensorio del Savuto. Infatti, l’assetto organizzativo previsto dal nuovo atto aziendale dell’‘Annunziata’ assegna all’ospedale di Rogliano, in un primo tempo pensato come centro di assistenza primaria territoriale, le seguenti funzioni: medicina interna (51 posti letto), lungodegenza e riabilitazione, a cui si aggiunge la dialisi con 12 posti condivisi nella gestione con l’Azienda sanitaria provinciale cosentina.
“Questa organizzazione – afferma il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza Paolo Gangemi – lo rende complementare e funzionale agli altri due presidi. Di fatto però il nostro centro hub si fa carico anche di molte emergenze che arrivano da centri spoke di altre province, in ragione dell’elevato livello specialistico di alcune nostre strutture, che in alcuni casi sono punto di riferimento regionale”.
Il direttore Gangemi nell’analizzare, poi, il lavoro di oltre un anno nell’Azienda ospedaliera evidenzia che “nonostante la pesantissima eredità ricevuta, costituita da un forte disavanzo economico (-50.000.000,00 euro nel 2009 e -7.000.000,00 circa nel 2011), da un depauperamento strutturale e tecnologico e da una perdita di fiducia dei cittadini nel servizio sanitario pubblico, l’Azienda cosentina è riuscita, in solo 18 mesi di gestione, non solo a mettere sotto controllo la spesa, ma soprattutto ad ampliare la propria offerta sanitaria, realizzando servizi di qualità e mirando, laddove possibile, all’eccellenza delle prestazioni sanitarie rese. In termini di investimenti strutturali – specifica ancora il direttore generale – sono state aggiudicate le gare per la messa in sicurezza dell’‘Annunziata’ e la ristrutturazione del ‘Mariano Santo’ incluso il completamento della palazzina destinata alla dermatologia oncologica con fondi ex art. 20 per un importo pari ad 41.500.000,00 euro. Nel dettaglio, sono in corso importanti lavori, con consegna prevista entro luglio 2012, per il completamento del fabbricato destinato ad accogliere il Dipartimento di Emergenza ed Accettazione utilizzando fondi aziendali pari ad 3.000.000,00 euro, recuperati dall’attuale gestione sul bilancio 2011 grazie alla razionalizzazione della spesa. Si tratta di un dipartimento dell’ospedale di moderna concezione ed organizzazione, nato dall’evoluzione del semplice pronto soccorso, che comprende varie unità operative tutte incentrate sulla cura del paziente in area critica. Quello dell’‘Annunziata’ – sottolinea Gangemi – sarà un DEA cosiddetto di 2° livello in cui saranno assicurate oltre alle prestazioni tipiche di un moderno pronto soccorso anche funzioni di più alta qualificazione legate all’emergenza, tra cui la neurochirurgia, la neuroradiologia interventistica, la cardiologia interventistica, la chirurgia vascolare, la Stroke-Unit. Inoltre con un fondo di 450.000,00 euro è stata realizzata la nuova centrale di sterilizzazione che ha così raggiunto livelli di sicurezza tecnologica elevatissimi; è stato anche completato il secondo livello del DEA destinato ai laboratori di analisi, virologia ed anatomia patologica impegnando 1.200.000,00 euro ed è stato attivato un nuovo complesso operatorio per le attività chirurgiche di elevata specializzazione (neurochirurgia e chirurgia vascolare)”.
Il direttore generale Gangemi ha, poi, evidenziato che “pur in presenza di una serie di vincoli legati al pareggio di bilancio ed al Piano di rientro sanitario, si sono avviate, e in molti casi concluse, una serie di iniziative volte, oltre all’adeguamento strutturale, anche a quello tecnologico dei presidi, alla razionalizzazione della spesa ed alla implementazione dell’offerta sanitaria. Perché – rimarca infine Gangemi – in questa provincia ci sono le migliori condizioni per progettare e realizzare insieme una realtà sanitaria adeguata alle giuste attese di miglioramenti”.
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