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Sono lusingato di avere questa opportunità. Non capita tutti i giorni di potersi confrontare con delle menti così illuminate come le persone con cui ho il piacere di lavorare qui a Chicago.
Paolo D’Amico è euforico dell’esperienza che sta svolgendo in America presso la Northwestern University, una delle Università piu prestigiose dello Stato. Specializzando in Oncologia presso l’Università di Milano, ha colto l’occasione di studiare all’estero per continuare la sua crescita professionale.
Paolo D’Amico, I suoi studi
Dopo aver conseguito la Laurea a pieni voti presso la Facoltà di Medicina a Messina, Paolo D’Amico ha deciso di effettuare la specializzazione a Milano, presso l’Unità di Sviluppo Nuovi Farmaci per Terapie Sperimentali dell”IEO (Istituto Europeo Oncologico), guidata dal Professor Giuseppe Curigliano (eccellenza internazionale in ambito oncologico, anch’egli calabrese).
Ho scelto Milano – dichiara D’Amico – perché rappresenta una delle eccellenze italiane. Soprattutto in ambito Oncologico.
Dopo i 4 anni di specializzazione, ho avuto l’opportunità di fare esperienza all’estero. Ho deciso di venire a Chicago, dove mi trovo attualmente dallo scorso mese di novembre, per essere tutorato da uno dei nomi più importanti nell’ambito dell’oncologia senologica e della biopsia liquida, il professor Massimo Cristofanilli. Ho vinto una borsa di studio, ed adesso eccomi qui.
Cosa stai facendo?
Ho iniziato la mia esperienza a Novembre lavorando su un progetto di biopsia liquida nell’ambito del tumore mammario. Da febbraio, invece, a causa dello scoppio della Pandemia da Coronavirus, si è dato più spazio ai progetti sul Covid-19. Ho iniziato un progetto di ricerca di base insieme alla Dottoressa Huiping Liu.
Mi sono ritrovato a parlare con lei delle mie idee ed è nata la collaborazione. In particolare, il progetto principale sul quale mi sto dedicando in questo momento consiste nello sviluppare una terapia studiando il plasma dei pazienti convalescenti.
Sensazioni e stato d’animo
Una bella esperienza quella di Paolo D’Amico che rappresenta, sicuramente, soltanto una tappa del suo cammino professionale che gli auguriamo sarà pieno di soddisfazioni.
Sono sicuramente lusingato di avere questa opportunità. Se facessi un salto indietro di 10 anni, pensare di ritrovarmi adesso a lavorare con personalità di tale spessore scientifico sarebbe solo un sogno, di quelli difficili da realizzare.
Ho, senza dubbio, molto da imparare dal punto di vista scientifico, lavorativo ed umano. È come trovarsi di fronte ad una montagna da scalare e sentirsi ancora molto lontani dalla vetta. Eppure, mi trovo esattamente dove sognavo di essere 10 anni fa e mi sento estremamente fortunato ad essere dove sono.
Paolo D’Amico: Hai da fare qualche ringraziamento?
Se c’è una persona che mi preme ringraziare per tutto è la professoressa Sofo, anche lei calabrese, di Sinopoli. Sfortunatamente è venuta a mancare domenica scorsa. È stata la mia mentore, una persona davvero speciale.
Oltre alle sue straordinarie capacità didattiche, ciò che l’ha contraddistinta e che mi ha colpito è stato il suo valore umano. Scorgere la sua integrità morale ed i suoi valori, che ha saputo custodire durante la sua scalata professionale, è una cosa mi ha segnato irreversibilmente. Una persona onesta, genuina e sempre disponibile con gli studenti.
È stata lei che mi ha instradato, sia scientificamente che umanamente. Grazie di tutto, Prof.
Consigli da dare
Per chi come lui proviene dal profondo sud Italia, niente è mai scontato. E purtroppo, come spesso accade, per fare carriera bisogna sempre lasciare i propri affetti per potersi realizzare. Gli chiediamo cosa ha da consigliare a chi, come lui, vorrebbe realizzarsi professionalmente.
Non sono la persona adatta per dare consigli perché sono ancora ben lontano dal raggiungere gli obiettivi che mi sono preposto – aggiunge Paolo – .
Tuttavia, c’è una cosa che mi preme dire, a tutti i giovani che si trovano in formazione e/o a lavorare nel nostro Paese, ed è quella di non smettere di sognare in grande. Se ci si pone un obiettivo e si è realmente motivati, non c’è contesto difficile che possa impedirci di raggiungerlo. Conquistate i percorsi, non gli obiettivi. Quelli verranno da sé.
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