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Il movimento Giornalisti d’Azione parteciperà alle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Calabria.
Importante decisione presa nei giorni scorsi dal movimento guidato dal presidente di “Giornalisti d’Azione” Mario Tursi Prato che ha deciso di dare una nuova “sterzata” al modo di concepire il giornalismo in Calabria.
Vari i giornalisti che hanno deciso di aderire a questo nuovo movimento e che si sono candidati. Ecco le candidature nello specifico:
Livia Blasi e Antonella Scalzi, per i professionisti al Consiglio regionale.
Mario Tursi Prato, Francesco Vallone e Salvatore Muoio per i pubblicisti in Consiglio regionale; Francesco Montemurro, per i Revisori regionali. Vittoria Camobreco invece é candidata al Consiglio nazionale per i pubblicisti.
“In Calabria è in atto una piccola, grande rivoluzione. Per la prima volta in 42 anni di vita ordinistica, in occasione delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine regionale professionale, in Calabria c’è un gruppo di giornalisti che presenta pubblicamente una lista di candidati ed un programma. E già questo è un segno che segnerà la storia della vita ordinistica nella nostra regione”. Mario Tursi Prato é entusiasta nel presentare le linee guida del suo movimento all’interno del quale “abbiamo idee e progetti che, in parte, il nostro movimento ha già attuato in questi tre anni di vita associativa al servizio della categoria. Valga ad esempio i nostri “Laboratori di Giornalismo” nelle scuole che stanno ottenendo un grande successo e che danno lavoro a dei colleghi disoccupati o inoccupati da giornalisti. E potremmo fare di più dall’interno dell’Ordine”.
Giornalisti d’Azione – Il Programma
Vari i punti all’interno del programma presentato dai Giornalisti d’Azione. Naturalmente tra questi spiccano una comunicazione più attiva, attraverso un sito web aggiornato quotidianamente e arricchito del maggior numero di informazioni utili possibili, ma anche una presenza dell’Ordine in tutte e cinque le province. Ed inoltre massima celerità nell’espletamento delle pratiche, ma anche riunioni del Consiglio itineranti per essere più vicini ai colleghi. E poi il recupero dei colleghi alla regolarità del versamento delle quote annuali introducendo ufficiali piani di rateizzazione. Senza dimenticare l’aumento degli eventi formativi, anche pensando ad un badge elettronico, ed uno sportello informativo fiscale gratuito. Infine un osservatorio sulla deontologia e la buona pratica giornalista che affianchi il Consiglio di disciplina.
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