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“Io seduta dietro continuavo a piangere, ricordo che loro, parlando e chiacchierando ridevano a voce alta”. E’ questo il ricordo di Denise, figlia di Lea Garofalo, nei giorni successivi alla scomparsa della madre, sequestrata, uccisa e sciolta nell’acido dal suo ex convivente Carlo Cosco nonchè padre di Denise.
Le dichiarazioni si riferiscono al viaggio in auto che l’ha riportata in Calabria ed acquisite dagli inquirenti nel corso delle indagini. Il gip Giuseppe Gennari, nell’ordinanza, definisce “poco rassicuranti” gli atteggiamenti dei parenti di Cosco: la stessa Denise, infatti riferisce che, nei giorni dopo la scomparsa della madre, suo zio Giuseppe Cosco e la moglie di quest’ultimo passavano il loro tempo alle macchinette videopoker di un bar sotto la loro abitazione.
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