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“Quella odierna è stata un’altra bella giornata per la Calabria che vuole mostrare al Paese, all’Europa e al mondo tutte le sue potenzialità e le sue positività”.
Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, parlando ieri con i giornalisti a Rende a margine dell’inaugurazione del 45° Anno Accademico dell’Università della Calabria.
“Mattarella –ha aggiunto Oliverio- è tornato nella nostra terra a distanza di un anno e la sua presenza ha messo in evidenza la grande attenzione che egli riserva alla Calabria e al Mezzogiorno, dei cui problemi è profondo conoscitore.
Non a caso, nel suo intervento, ha focalizzato le criticità e tracciato un’indicazione sulla quale costruire una prospettiva di futuro.
La sua presenza all’Unical è stata fortemente significativa perché formazione, cultura e sapere sono fondamentali per i nostri giovani per costruire un futuro di crescita, legalità e riscatto del Mezzogiorno.
La cultura è un elemento fondamentale non solo per il rilancio economico di tutto il territorio, ma soprattutto per la costruzione di comunità sane, le cui relazioni siano fortemente improntate al rispetto, alla tolleranza e alla solidarietà. Per affermare la legalità e per reagire ad una mentalità deviata, che per troppo tempo ha prodotto ed alimentato atteggiamenti di omertà, devianza e criminalità, occorre ripartire da questo straordinario strumento che è la cultura ed investire su di essa. Solo così può rinascere una nuova Calabria, terra solidale, accogliente e positiva, in grado di proporsi al resto del Paese, all’Europa e al mondo come luogo di grande civiltà. Una Calabria diversa e decisamente lontana da quella che, spesso, purtroppo, i grandi mezzi di informazione ripropongono attraverso immagini distorte e negative, spesso frutto di scarsa conoscenza della nostra realtà o, ancor peggio, di antichi pregiudizi”.
Il presidente Oliverio, infine, ha sottolineato con soddisfazione anche il fatto che “il rettore Crisci, nel suo intervento, ha fatto riferimento al protocollo che la Regione ha sottoscritto con i quattro atenei calabresi e che destina 128 milioni di euro di fondi comunitari alle università per l’alta formazione e la didattica. Un contributo importante che consente ai nostri giovani di avere maggiori opportunità”.
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