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A scoppio ritardato, dopo un anno e mezzo, il Comune di Reggio Calabria ha recapitato una multa all’associazione “Otto minuti” per le attività dei Gruppi di Acquisto Popolari. Una multa, emessa dall’Ufficio Tosap e spedita dalla Reges, di 45 euro per l’occupazione abusiva di suolo pubblico in piazzale Botteghelle. Nel novembre del 2008, in sinergia con il Prc e il Pdci, l’associazione promosse la distribuzione di pane di qualità, di produzione locale, al prezzo simbolico di un euro al chilo e senza alcun ricarico: un’iniziativa per denunciare il carovita e, in particolare, l’inaudita impennata dei prezzi dei beni di prima necessità. Una dimostrazione concreta di come sia possibile mettere sul mercato prodotti eccellenti, dal punto di vista organolettico, e ineccepibili sul piano igienico-sanitario a prezzi equi e calmierati. La distribuzione del pane (e successivamente quella delle arance) da parte dei Gap fu salutata positivamente dalle associazioni dei consumatori e da centinaia di cittadini, che si iscrissero agli elenchi predisposti da “Otto Minuti”: in piazzale Botteghelle centinaia di kg di pane finirono in poco tempo e non ci fu la possibilità di soddisfare tutte le richieste pervenute. Gli unici ad urlare allo scandalo furono Confcommercio ed alcune organizzazioni di categoria dei panificatori, che chiesero all’Amministrazione Scopelliti di porre fine a questo esperimento, evidentemente considerato “pericoloso” per gli interessi di bottega. Come si evince dall’arrivo della multa, sono stati prontamente serviti dalla Giunta di Palazzo San Giorgio, che – quando si tratta di confrontarsi con gli interessi dei soggetti più deboli – fa letteralmente “orecchie da MERCANTE”. Va chiarito, inoltre, che la motivazione per la quale è stata emessa la sanzione contro “Otto minuti” è del tutto infondata, dato che allora era stata prodotta regolare richiesta al Sindaco (e comunicazione al Questore), precisando che il banchetto allestito in piazzale Botteghelle era esente dal pagamento della tassa per l’occupazione perché priva di scopi di lucro. Per queste ragioni sarà contestata. Nonostante i tentativi delle destre e delle componenti più oltranziste della distribuzione di far abortire le pratiche autorganizzative dei consumatori, la “provocazione” dei Gap non è stato un atto estemporaneo: questa ha prodotto dei frutti, che si sono tradotti anche in azioni amministrative concrete. La Provincia di Reggio Calabria, infatti, su richiesta del Prc e del Pdci e previo atto di indirizzo del Consiglio, ha varato un bando per il sostegno economico alle attività dei Gruppi di acquisto: è stato uno dei primi enti pubblici italiani a farlo. Il successo di questo bando, a cui hanno partecipato undici Gas, getterà sicuramente le basi per una sua riproposizione, in barba a tutti coloro che giocano sui prezzi e la crisi economica a discapito delle tasche delle classi popolari. coppio ritardato, dopo un anno e mezzo, il Comune di Reggio Calabria ha recapitato una multa all’associazione “Otto minuti” per le attività dei Gruppi di Acquisto Popolari. Una multa, emessa dall’Ufficio Tosap e spedita dalla Reges, di 45 euro per l’occupazione abusiva di suolo pubblico in piazzale Botteghelle. Nel novembre del 2008, in sinergia con il Prc e il Pdci, l’associazione promosse la distribuzione di pane di qualità, di produzione locale, al prezzo simbolico di un euro al chilo e senza alcun ricarico: un’iniziativa per denunciare il carovita e, in particolare, l’inaudita impennata dei prezzi dei beni di prima necessità. Una dimostrazione concreta di come sia possibile mettere sul mercato prodotti eccellenti, dal punto di vista organolettico, e ineccepibili sul piano igienico-sanitario a prezzi equi e calmierati. La distribuzione del pane (e successivamente quella delle arance) da parte dei Gap fu salutata positivamente dalle associazioni dei consumatori e da centinaia di cittadini, che si iscrissero agli elenchi predisposti da “Otto Minuti”: in piazzale Botteghelle centinaia di kg di pane finirono in poco tempo e non ci fu la possibilità di soddisfare tutte le richieste pervenute. Gli unici ad urlare allo scandalo furono Confcommercio ed alcune organizzazioni di categoria dei panificatori, che chiesero all’Amministrazione Scopelliti di porre fine a questo esperimento, evidentemente considerato “pericoloso” per gli interessi di bottega. Come si evince dall’arrivo della multa, sono stati prontamente serviti dalla Giunta di Palazzo San Giorgio, che – quando si tratta di confrontarsi con gli interessi dei soggetti più deboli – fa letteralmente “orecchie da MERCANTE”. Va chiarito, inoltre, che la motivazione per la quale è stata emessa la sanzione contro “Otto minuti” è del tutto infondata, dato che allora era stata prodotta regolare richiesta al Sindaco (e comunicazione al Questore), precisando che il banchetto allestito in piazzale Botteghelle era esente dal pagamento della tassa per l’occupazione perché priva di scopi di lucro. Per queste ragioni sarà contestata. Nonostante i tentativi delle destre e delle componenti più oltranziste della distribuzione di far abortire le pratiche autorganizzative dei consumatori, la “provocazione” dei Gap non è stato un atto estemporaneo: questa ha prodotto dei frutti, che si sono tradotti anche in azioni amministrative concrete. La Provincia di Reggio Calabria, infatti, su richiesta del Prc e del Pdci e previo atto di indirizzo del Consiglio, ha varato un bando per il sostegno economico alle attività dei Gruppi di acquisto: è stato uno dei primi enti pubblici italiani a farlo. Il successo di questo bando, a cui hanno partecipato undici Gas, getterà sicuramente le basi per una sua riproposizione, in barba a tutti coloro che giocano sui prezzi e la crisi economica a discapito delle tasche delle classi popolari.
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