Questo post é stato letto 26300 volte!
Riceviamo e pubblichiamo:
“Gravissime le dichiarazioni rilasciate dall’aspirante Governatore Regionale Scopelliti a Radio Rtl 102.5. Nessuna “indignazione” può giustificare i pogrom razzisti di Rosarno, pilotati dalla ‘ndrangheta.Sono di una gravità inaudita le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco di Reggio Calabria, nonché aspirante Governatore regionale del Pdl, Giuseppe Scopelliti a Radio Rtl 102.5, attraverso le quali sminuisce o addirittura nega il ruolo dei clan nei pogrom razzisti di Rosarno ai danni dei migranti africani.A testimoniare l’azione diretta delle cosche nelle aggressioni e le “ronde”, ci sono le inchieste dei giornalisti in prima linea, le dichiarazioni dei magistrati antimafia (a partire dal sostituto procuratore nazionale Alberto Cisterna), le piste che sta seguendo la Procura della Repubblica di Palmi sui gravi fatti di questi giorni. Ci sono gli arresti eccellenti durante gli scontri, in primis quello di un congiunto dei Bellocco ed altri pregiudicati, e gli striscioni inneggianti alla liberazione di Andrea Fortugno, colui che è stato condannato per una tentata strage ai migranti. Ma Scopelliti non vede e non sente. Però parla, e lo fa per trovare delle giustificazioni alla “ribellione”, la “rabbia diffusa”, di quella parte dei rosarnesi che è scesa in piazza contro i lavoratori africani.
No, Sindaco Scopelliti, non ci può essere alcuna scusante per chi, cosciente o no, in queste ore ha fatto fronte comune con le cosche e i loro mazzieri. E’vero, dopo le intimidazioni a colpi di arma da fuoco, alcuni migranti colti dalla rabbia hanno preso di mira delle autovetture e negozi, provocando danni anche ingenti. Ci sono andati di mezzo anche comuni cittadini, che nulla avevano da spartire coi negrieri e gli schiavisti, e a loro va tutta la solidarietà. Ma a Rosarno e in tutta la provincia, a cominciare da Reggio, ogni giorno il racket mafioso manda in fumo decine di auto ed esercizi commerciali. E mai nessuno è sceso in piazza con le spranghe in mano per ribellarsi agli incendiari, e nemmeno per supportare gli amministratori quotidianamente intimiditi.
Forse Scopelliti non sa o non ricorda che a marzo dell’anno scorso, sempre a Rosarno, la criminalità ha colpito finanche le suore di Santa Maria Ausiliatrice, bruciando la loro utilitaria: dove stavano i “rondisti” che oggi erigono le barricate e i politicanti che aizzano la folla? Nella Piana i clan hanno ucciso decine e decine di innocenti, tra cui – alcune settimane fa – un ragazzo poco più che diciottenne, ma non c’era traccia di quei cittadini “indignati” che oggi reclamano il ripristino dell’ “ordine” violato dai migranti… In piazza c’erano solo pochi ma coraggiosi cittadini chiamati all’appello da Don Pino Demasi e Libera, nel silenzio se non nell’isolamento generale.
Nessuna giustificazione per chi, in queste ore drammatiche per Rosarno, la Calabria e l’Italia intera, ha invocato e praticato la “giustizia” stile far-west riponendo la fiducia nei pistoleri armati dalla ‘ndrangheta. “
Il Consigliere provinciale,
capogruppo del Prc
Omar Minniti
Questo post é stato letto 26300 volte!