Mimmo Talarico: “Perché la Regione continua a stampare il BURC nonostante la legge lo vieti?”

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C’è una norma del 2011 che prevede, per la pubblicazione degli atti ufficiali della Regione,  l’istituzione del Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Calabria. Ad oggi però la stessa è del tutto inattuata e la Regione sborsa più di un milione di euro all’anno alla “Abramo printing e logistic”, l’azienda di famiglia del sindaco di Catanzaro, per la stampa del BURC in forma cartacea.

E dire che dopo l’approvazione della legge, nel 2011, con i soliti toni trionfalistici cui siamo abituati nella nostra regione, si era parlato di “riduzione di costi e di maggiore trasparenza nei rapporti tra Istituzioni e Cittadini”. Parole.

La verità è che in Calabria il tema dell’uso razionale del denaro pubblico non è molto gradito a chi governa, e non da oggi. Lo dimostrano i tanti casi di spreco di denaro che hanno accompagnato, ad esempio, la storia degli enti subregionali, lo sperpero delle risorse comunitarie.

Con l’interrogazione che ho presentato ho chiesto al Governatore Scopelliti di spiegare, più che a me ai Calabresi, il perché si continui a stampare il BURC in forma cartacea contravvenendo a norme sia nazionali che regionali e se è vero che l’Azienda Abramo incasserebbe per questa stampa oltre un milione di euro all’anno, come hanno recentemente riportato alcuni organi di stampa.

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