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L’estate calda dei dissidi tra compagnie aeree e personale di volo e di terra, sia di Ryanair che dell’Enav, hanno messo in seria difficoltà il traffico aereo e gli scali di tutta Italia.
Gli oltre mille voli cancellati in tutta la penisola solo tra maggio e agosto, per problemi interni alle compagnie e istanze sindacali, hanno avuto dirette conseguenze anche sul traffico aeroportuale calabrese, incidendo sui flussi in arrivo per la stagione turistica e anche sul traffico in partenza.
La reazione degli utenti vittime dei disagi, anche in questo caso è stata controversa: se in aeroporto prevalgono atteggiamenti di rabbia e ostilità a causa degli ovvi disagi causati, una volta usciti dall’aerea aeroportuale prevale un sentimento che oscilla tra la rassegnazione e il voler dimenticare una brutta e sgradevole situazione.
In sostanza, pochissimi passeggeri aerei sanno che hanno dei diritti in caso di cancellazione del volo imputabile alla compagnia aerea e ancora di meno sono colore che agiscono per rivendicare questi diritti, che vanno dall’assistenza nell’attesa in aeroporto, al risarcimento proporzionale al ritardo e alla tratta, passando per la possibilità o obbligo di riposizionamento su altri voli.
Almeno, questo è quanto emerge dalle ricerche e analisi di AirHelp, azienda leader nell’assistenza ai passeggeri aerei; il dato più rilevante è che i passeggeri rinunciano ai propri diritti perché non supportati di fronte alle compagnie, che sono pur sempre grandi aziende multinazionali.
Si aggiunge la complessità dei diversi regolamenti nel mondo: i diritti del passeggero in caso di volo cancellato non sono infatti gli stessi in tutto il mondo e con tutte le tratte. Ad esempio, se i passeggeri nell’UE hanno diverse garanzie, negli USA queste sono molte di meno e per lo più a discrezione delle compagnie.
Tuttavia anche a livello extra europeo esistono dei regolamenti che cercano di tutelare i passeggeri aerei, e il più importante cui si fa riferimento è la Convenzione di Montreal.
Come ottenere il rimborso per la cancellazione del volo
Per quando sia complesso tenere a mente ogni specifico regolamento e memorizzare distanze e tempi di attesa idonei ad avere un rimborso, il sistema di calcolo veloce di AirHelp viene in soccorso del viaggiatore che, semplicemente indicando il codice di prenotazione sul sito o App, può conoscere i suoi diritti derivanti dal disagio causato.
In seconda istanza, il passeggero aereo che si rivolge a questo rodato sistema, può anche decidere di affidare la gestione della diatriba con la compagnia completamente a AirHelp per ottenere il rimborso del volo.
Come comportarsi in aeroporto
Ma quali sono, dunque, le opportune azioni da compiere nei casi in cui un passeggero si ritrova fermo in aeroporto a causa della cancellazione di un volo?
Prima di tutto, è bene che il passeggero resti presente a se stesso, non perda la calma e sia consapevole del fatto che è titolare di diritti e che con le giuste azioni e atteggiamento è più facile rivendicarli.
Ad esempio, per i voli europei ogni passeggero è tutelato dal Regolamento CE 261, che dà diritto ad un rimborso che oscilla tra le 250 e le 600 euro a seconda della lunghezza della tratta che l’aereo cancellato avrebbe dovuto percorrere.
Poi, è importante per il passeggero chiedere al personale di terra o al desk della compagnia il motivo della cancellazione, esigendo informazioni quanto più circostanziate possibile sia perché è dovere della compagnia darne sia perché da tali cause dipende l’avere o meno diritto ad un rimborso o ad un riposizionamento su un altro volo.
In questi casi è anche utile prendere nota dell’orario di arrivo secondo l’itinerario originale: questo è utile soprattutto nel caso in cui venisse riassegnato un volo successivo. Il tempo che passa tra l’itinerario iniziale e l’ora di arrivo del volo riassegnato si calcola come ritardo e prevede un risarcimento.
Se, come è altamente probabile, ci sono ore di attesa in aeroporto per accedere ad un altro volo, in queste ore la compagnia è responsabile del tempo e delle spese del passeggero. Dunque è possibile chiedere cibo e bevande (per chi provvede da sé, è utile conservare tutti gli scontrini delle spese fatte durante l’attesa in aeroporto).
Se l’attesa prevede un pernottamento, è possibile chiedere anche una notte in hotel pagata e resta onere della compagnia anche il trasporto da e per l’hotel.
Ovviamente per poter avere i giusti rimborsi è indispensabile trattenere la carta di imbarco e tenere nota del codice di prenotazione e, cosa più importante di tutte, in questi momenti concitati è bene non firmare nulla che non venga letto per intero e con massima attenzione e non accettare offerte dalle compagnie che possano annullare i tuoi diritti, come buoni e sconti per viaggi futuri.
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Mica male che oggi esistono compagnie di reclami come Air Hel, Flightright o Claim Flights, faccio questi esempi perché mi sono rivolto con successo ad ognuna. Senza di loro sarebbe quasi impossibile ottenere i soldi direttamente dalle compagnie aeree.