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Di Lilli Tripodi
Pur trovandosi a soli 10 km dall’arida costa ionica, Samo si presenta come una lussureggiante anticamera dell’Aspromonte, dove sono l’incontaminata flora e la freschezza delle acque a fare da padroni e a fungere da veri poli attrattori per tutti gli amanti della natura e delle tradizioni rurali calabresi. Come si può evincere dal toponimo, la città di Samo sorse nel 492 a.C. come colonia dell’omonima isola dell’Egeo Settentrionale e divenne presto sede di un territorio ricco e prosperoso che si estendeva fino alla costa, dove gli antichi samesi costruirono un porto. L’antica Samo, città natale del filosofo Pitagora, conobbe però due momenti di crisi che ne causarono la decaduta: il primo all’epoca della seconda guerra punica (216 a.C.) e il secondo durante le incursioni saracene del X secolo.
Il destino dei samesi, comune a quello di tutti gli abitanti degli altri villaggi italioti, fu naturalmente rifondare la loro comunità tra le colline, prima nei pressi del monte Palecastro e poi, in seguito al devastante sisma del 1349, in corrispondenza delle attuali rovine di Precacore. Come in un copione che si ripete per gran parte dei centri abitati calabresi, fu nuovamente un terremoto a causare la fondazione dell’attuale Samo, nel 1911. Ciò che emerge ora dal territorio del comune di Samo è la bellezza di una natura quasi del tutto incontaminata che costituisce una delle vere eccellenze della provincia di Reggio Calabria. A pochi passi dal centro abitato si trovano, infatti, le gole della fiumara La Verde, delle imponenti pareti rocciose lungo le quali si snoda un percorso ciottoloso ma facilmente percorribile, arricchito dalla freschezza delle acque della fiumara, che qui scorre tranquillamente anche durante l’estate. In più i rilievi collinari di Samo ospitano rigogliosi boschi di leccio, tra i quali sgorgano le acque pure delle sorgenti samesi. Molto rinomata è la sorgente Pizzica, poco distante da Precacore, di cui accurati studi scientifici hanno dimostrato la salubrità e gli effetti positivi sul sistema urinario.
Per concludere è bene consigliare a tutti di visitare il centro abitato di Samo dove l’ospitalità della gente e la memoria delle tradizioni contadine allieteranno i nostalgici dei tempi passati e arricchiranno la conoscenza dei più zelanti studiosi di usi e costumi di questa interessante porzione di Locride.
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