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di Lilli Tripodi
Martone è un piccolo paese (573 abitanti) noto soprattutto per la sorgente naturale di acqua oligominerale di Crini e per essere uno dei più graziosi borghi della Locride. Gode di un’ottima posizione geografica che di certo piacque anche ai monaci basiliani che per primi vi si insediarono tra il VII e l’VIII secolo d.C. È infatti posto all’interno di una bellissima valle verde, delimitata dalla fiumara Torbido a ovest e dalla fiumara Gallizzi a est, a 290 m s.l.m., equidistante (tempo di percorrenza 15 minuti) sia dal mare che dai monti dell’Aspromonte e delle Serre Catanzaresi. Il borgo vero e proprio è caratteristico per la disposizione pianeggiante delle stradine e per uno sviluppo delle abitazioni che si svolge soprattutto a pian terreno. Tra queste stesse strade si possono ancora scorgere alcune tracce della lunga storia di questo paesino, come i reperti archeologici rinvenuti in località Gullone, dove sono stati messi in luce una interessante necropoli medievale e i resti di una chiesetta bizantina. Oltre ciò, sono certamente da vedere a Martone la Chiesa di S. Giorgio Martire, fondata nel sec. XVII, la Chiesa di S. Maria di Bùcita, la Chiesa Matrice (di S. Maria Assunta), la Chiesetta di S. Anamia (in località Gullone) e il Palazzo del Vescovado, interessante edificio di costruzione rinascimentale, destinato a luogo di dimora estiva dei Vescovi della Diocesi di Gerace.
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