Canolo, Reggio Calabria

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di Lilli Tripodi

Canolo è uno dei più interessanti e pittoreschi paesini del versante ionico della nostra provincia, da consigliare agli amanti degli itinerari panoramici e naturalistici. La sua particolare posizione geografica, a 432 metri sul livello del mare, da cui domina tutta la vallata della fiumara Novito, e all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte, incastonato ai piedi del Monte Mutolo, gli ha conferito l’appellativo di “Dolomiti del Sud”, splendidamente visibili nelle aguzze formazioni rocciose note proprio come “torri di Canolo”.

Le sue origini sono antichissime e comunque facilmente riconducibili al mondo greco, come dimostra il suo toponimo, che deriva dal greco “Kanalos”, ovvero “canale” o “sorgente”, presumibilmente per l’abbondanza di sorgenti naturali che asservivano la zona. Da visitare tutto l’originale e straordinario centro di Canolo Vecchio, la chiesa della Madonna di Prestarona, la zona archeologica e il palazzotto nobiliare del 1700 della famiglia Larosa. Anche il centro storico di Canolo non è stato esentato dalla legge dello sdoppiamento urbanistico, che ha visto sorgere nella parte settentrionale del comune, sul lato che si affaccia al versante tirrenico, Canolo Nuova, situata nei pressi della località Montana “Zomaro”, all’interno di uno scenario geofisico caratterizzato dall’alternanza tra i terrazzamenti naturali tipici del costone tirrenico, noti con il nome di “piani” o di “campi”. Anche la maglia urbana di Canolo Nuova, disponendosi su un territorio pressoché pianeggiante, è più razionale e moderna di Canolo Vecchio, come si può osservare dalla presenza di strade rette e di isolati regolari, all’interno dei quali trovano posto costruzioni moderne.

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Author: Lilli Tripodi

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