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Calabria greca, un bellissimo viaggio nell’area grecanica
Le più belle storie raccontate dall’uomo hanno come protagonista un viaggio…perché il viaggio è il modo più semplice per venire a contatto con tradizioni, luoghi e persone nuove.
Ma per vivere un viaggio memorabile non bisogna necessariamente andare lontano.
Capita spesso, nella nostra Calabria, che il bello sia un passo. Che la storia si nasconda immediatamente sotto un filo di polvere tanto che basta un soffio per riscoprirla. Capita di incontrare memorie viventi che hanno voglia di essere raccontate.
La Calabria greca: un viaggio nell’area grecanica
è l’ultimo documentario realizzato da ‘Esplorando dietro casa’ e narra di un viaggio attraverso memorie, luoghi e persone dell’Area Grecanica.
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Incontrando Olimpia Squillaci, linguista e ricercatrice presso l’università ‘L’Orientale’ di Napoli, socia dell’associazione “Jalò tu Vua” narra delle iniziative per tenere vivo il peculiare patrimonio linguistico di questa terra, unico e prezioso.
Enzio Praticò, membro particolarmente attivo del Gruppo Archeologico Valle dell’Amendolea dà conto delle importanti testimonianze archeologiche che stanno emergendo anche grazie a chi, come il Ggruppo Archeologico, si fa promotore del proprio territorio.
Valentino Santagati ripercorre il patrimonio musicale di queste vallate dove la musica si faceva interprete della natura traducendo il ritmo cadenzato degli elementi in sonorità con un’identità propria che l’area grecanica ancora conserva a tramanda.
Incontrando Giovanni Favasuli, autore anche delle musiche che accompagnano questo viaggio, ridà voce per un istante alle ghost towns che i colpi di devastanti alluvioni hanno creato a partire dagli anni 50: Roghudi, Africo, Casalinuovo…mai definitivamente abbandonate nel cuore di chi le ha vissute.
Incontrando Giuseppe Massara ha ricordato che questi luoghi non hanno solo un passato meraviglioso, ma anche le potenzialità di un grande futuro….
E mentre scorrono queste storie, il viaggiatore attraversa Bova, Monte Tifia, l’area archeologica di Archeoderi, il castello Ruffo, il castello di Santo Niceto, il borgo di Palizzi, Rocca del Drako, le grotte della Lamia, Roghudi vecchio, Africo vecchio, Casalinuovo, Pentedattilo, Condofuri Superiore, Gallicianò e la chiesa di Santa Maria de’ Tridetti a Staiti.
Calabria greca, culla di patrimonio culturale e linguistico
L’area grecanica costituisce un patrimonio culturale e linguistico prezioso che si è sviluppato all’interno di scenari paesaggistici di grande valore.
Attraversarla riempie il cuore e riempie gli occhi arricchendo, passo dopo passo, il viaggiatore.
Le emozioni che ne scaturiscono sono talmente tante che è quasi impossibile raccoglierle tutte in un unico abbraccio.
Il segreto per conservarle tutte è lasciarsi portare in questo mondo da chi questo mondo lo ha vissuto e lo conosce profondamente.
Il nostro ‘Esplorando’, stavolta, si è messo in ascolto e ha lasciato parlare la terra, il cielo, le montagne, le fiumare, le vallate, le pietre, i simboli di tradizioni che vengono da un passato remoto e vivono ancora con immutato colore.
Dalle Persefoni di Bova, alle musulupare, dalle Caldaie del latte a Rocca del lupo, dai fischiotti alla zampogna a paro, dai siti protostorici agli insediamenti greci, dalle fattorie romane ai borghi medievali.
Dai cieli tersi ai bianchi letti delle fiumare il nostro cammino ha incrociato la perfetta sintesi tra una nobile cultura e luoghi sconfinati plasmati da una natura particolarmente ispirata.
L’Area Grecanica si voleva raccontare…
e noi ci siamo messi in ascolto e ci siamo messi in cammino, lasciando che la natura e la memoria dettasse il nostro ritmo.
Abbiamo imparato ad amare ancora di più la nostra Calabria perché abbiamo toccato con mano la sua antica, aspra e genuina bellezza, perché abbiamo ascoltato con le nostre orecchie la magia di una lingua antica che ancora vive e vuole parlare, perché ci siamo fatti toccare da una musica pura che conserva ancora il potere panico di governare le forze della natura.
Ci tanti altri cammini che l’area grecanica ha messo nella nostra bisaccia da pellegrino…per ora ci piace regalarvi questo: buon Viaggio!
Articolo a cura di Giovanni Speranza
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