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di Giuseppe Toscano
L’inverno mostra i muscoli e il Basso Ionio torna a contare i danni. Sul fronte del maltempo, quelle dei giorni scorsi sono state giornate campali su tutto il comprensorio: dalla montagna, alla collina, al mare. La pioggia, caduta in abbondanza a partire dalla nottata di martedì, ha provocato allagamenti e smottamenti un po ovunque. A Bagaladi, nella serata di giovedì, si stava addirittura valutando l’evenienza di fare sgombrare cinque famiglie, le cui abitazioni risultano minacciate da una frana incombente. I vigili del fuoco del distaccamento di Annà, ma anche i volontari della Protezione civile di Melito Porto Salvo, la cui sede operativa è rimasta attiva ad oltranza, hanno effettuato un intervento dietro l’altro, soprattutto in abitazioni private, rimaste allagate. A metà mattinata alla pioggia si è unita una violenta grandinata, che è stata causa di parecchi problemi alla viabilità. Nello spazio di una mezzora, o poco più, sulla Statale 106 si è depositato uno strato di grandine di diversi centimetri. Entrambe le carreggiate sono divenute impraticabili per gli automobilisti in transito. In breve si sono formate code e vistosi rallentamenti principalmente nel tratto che va da Arcina a Marina di San Lorenzo. Per venire a capo della situazione si è reso necessario l’intervento di un bobcat, inviato sul posto per spalare via l’insolito manto bianco.
Lungo la costa si è registrata una mareggiata da brividi. Fin dalle prime ore del giorno, cavalloni giganteschi hanno flagellato le già martoriate spiagge. A Melito Porto Salvo il punto di maggiore crisi si è registrato davanti al Lungomare dei Mille. Sospinte da forti folate di vento, le onde hanno messo a dura prova la resistenza del muraglione di protezione, allagando la sede stradale in più punti. Considerata la situazione Il sindaco della cittadina, Giuseppe Iaria, ha firmato un ordinanza di chiusura al traffico della strada. A Bova, in pieno centro abitato, è caduto uno dei muri perimetrali di un rudere. Fortunatamente al momento del crollo nei pressi non c’erano persone. A Bova Marina e Condofuri il mare e le piogge abbondanti hanno tenuto in allerta gli amministratori. Per l’ennesima volta, i locali turistico-balneari hanno avuto arrecati danni considerevoli alle strutture. Con occhio attento sono state seguite anche le fiumare, interessate da un vistoso ingrossamento del corso d’acqua.
A Bagaladi la pioggia battente a aperto una fenditura preoccupante su un costone di montagna che sovrasta alcune abitazioni. Sempre a Bagaladi, ma in aperta montagna, una frana ha tenuto in scacco la strada provinciale. Il traffico è rimasto interrotto per parecchie ore, per poi riprendere, sia pure a regime ridotto, in tarda serata. Il sopraggiungere della notte non ha allentato la tensione. Anzi, col buio e con l’incalzare dell’ondata di maltempo, è aumentata ancor di più la preoccupazione, soprattutto tra le famiglie che occupano le abitazioni costruite a ridosso dei litorali costieri.
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