Libera Calabria, pellegrinaggio in memoria di Lea Garofalo

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Domenica 26 giugno, alle ore 8.00, Valerio D’Ippolito e Valentino Marchiori, esponenti del coordinamento di Libera Monza-Brianza, partiranno dal monumento dedicato a Lea Garofalo a Petilia Policastro, per un pellegrinaggio che si svilupperà lungo il periplo della Calabria.
Lo rende noto un comunicato diffuso dal Coordinamento Regionale Libera Calabria.

Il viaggio si completerà il 22 luglio con la partecipazione a “I Sentieri della Memoria”, una marcia promossa da Libera che parte dal comune di San Luca per arrivare fino a Pietra Cappa, nel cuore dell’Aspromonte, per ricordare Lollò Cartisano e tutte le vittime innocenti della ‘ndrangheta.
A distanza di due anni dall’impresa che li ha visti attraversare a piedi l’Italia, da Monza a Petilia Policastro, per portare la testimonianza del sacrificio di Lea Garofalo, il 26 giugno a Petilia Policastro daranno il via a questo nuovo cammino. Alla partenza, ad augurargli buona strada, ci saranno le autorità locali, cittadini ed associazioni di Petilia, volontari di Libera ed i volontari dei campi Estate Liberi che accompagneranno i camminatori per un tratto di strada.
“Abbiamo deciso di proseguire il viaggio fatto nel 2014 – hanno dichiarato i due protagonisti- Lo spirito di Lea Garofalo, il suo coraggio civile, allora ci diedero la forza di attraversare l’Italia, raccontare la sua storia per tenerla viva e alla fine del viaggio provammo l’intima ed intensa emozione di “averla riportata a casa”. Ma quel viaggio riparte proprio da dove è finito quello precedente: dal monumento che la ricorda a Petilia Policastro, e proseguirà attraverso una ventina di tappe attorno alla Calabria per un grande abbraccio di affetto alla sua terra, affinché il suo coraggioso messaggio possa diventare patrimonio dei giovani e di tutte le donne della Calabria.
Lea Garofalo, Maria Stefanelli, Maria Concetta Cacciola, Giuseppina Pesce, sono tutte donne/madri che hanno scelto di mettere al primo posto il futuro dei loro figli.
Esempi che meritano di essere ricordati e raccontati perché possano aiutare altre donne e tutta la Calabria ad avviarsi lungo un nuovo cammino di riscatto e di libertà”.

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Author: antonio.albanese

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