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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dei lavoratori Co.Co.Co. scuola D.M. 66/2001 precari:
“Spett.le Redazione mi rivolgo a Voi perché ritengo e spero che solo Voi potrete dare voce a questi sventurati lavoratori di serie Z, altro che B, precari da ben 27 anni, di cui mai si parla, praticamente invisibili, emarginati, ignorati, discriminati.
Siamo un esercito di 900 persone sparse in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Lazio, Abruzzo e Sardegna, che lavorano nelle segreterie scolastiche, con gli stessi doveri del personale di ruolo ma senza altrettanti diritti, con uno stipendio da fame ed un miserabile contratto di Collaborazione Coordinata e Continuativa = LAVORO ASSIMILABILE AL LAVORO NERO, senza ferie, né tredicesima, malattia, TFR ma, prima di tutto, senza copertura pensionistica, infatti la pensione per noi è e rimarrà un miraggio, ed ultimo ma non ultimo, senza il diritto di poter accedere alle procedure concorsuali a cui si accede con appena 24 mesi di servizio. Semplicemente ridicolo, in quanto noi di anni e di servizio nelle segreterie scolastiche, ne abbiamo fatto molto di più. Tragico, comico, boh!. Nessuno ascolta il nostro malessere, nessuno se ne occupa. E tutto questo mentre si sventola la Buona Scuola.
Della problematica è stato investito, tra gli altri, anche il Sottosegretario del Ministero dell’Istruzione On. Davide Faraone ma restiamo sempre e solo dei poveri emarginati disgraziati senza risposte né futuro.
Aiutateci, date visibilità ai lavoratori Co.Co.Co. scuola D.M. 66/2001 precari da 27 anni destinati alla precarietà a vita.
Mi fermo qui perché la lista dei torti subiti, dei diritti negati e delle prese in giro, che abbiamo subito in tutti questi anni, è molto ma molto lunga. Spero vivamente che Voi accogliate questo nostro grido di aiuto e ci diate la possibilità di diventare per una volta visibili. Vi prego, dateci VOCE, SIAMO DISPERATI ed ESASPERATI!“.
LETTERA APERTA AL PAPA DEI LAVORATORI PRECARI SCUOLA
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