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Il sindaco di Torino Piero Fassino – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – è stato ospite nel padiglione della Regione al Salone internazionale del libro per presentare il libro di Eric Salerno “Rossi a Manhattan”. L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri ha introdotto gli ospiti presentando l’autore come giornalista esperto di questioni africane e meridionalista. Il primo cittadino del capoluogo piemontese, dopo aver sostenuto che “i libri sono belli quando sono fondati su una storia vera” ha affermato che ‘Rossi a Manhattan ci restituisce due dimensioni.
La prima è il contributo dell’emigrazione italiana alla storia degli Stati Uniti; la seconda riguarda il ruolo di tantissime donne e uomini di sinistra che hanno contribuito alla formazione dell’identità della società americana. Si tratta di un libro che ci restituisce memoria. Ringrazio Rubettino per averlo pubblicato”. “Il discorso che ho fatto nel mio libro – ha dichiarato Eric Salerno – è la storia di mia madre: un’ebraica emigrata negli Stati Uniti, vittima del nazionalismo, che ha conosciuto mio padre anche lui emigrato. Si tratta di due persone che si incontrano intorno ad un’idea di futuro. Noi – ha detto ancora Salerno – dobbiamo proseguire sulle tracce dei nostri genitori che hanno rincorso il sogno di costruire un mondo pacificato”.
Roberto Giacobbo ha parlato ai ragazzi di Calabria Jones, il progetto dell’assessorato regionale alla cultura che ha fatto vivere le esperienze archeologiche agli studenti calabresi. “Bisogna imparare – ha affermato il giornalista – a conoscere i propri limiti e lavorarci su. Capire qual è il difetto ingrandirlo e poi riportarlo alle sue dimensioni. Questo per dire che quando leggete e non capite una parola vi dovete fermare, lavorarci su e troverete il risultato. Non usate solo internet per arricchire le vostre conoscenze. Il 50% delle notizie che si trovano sul web sono false, quindi attenzione a dove cercate le notizie, attenzione alle fonti. La vera difficoltà – ha sottolineato Giacobbo – sta nel tenere l’equilibrio e capire come stanno le cose. Ciò vuol dire che utilizzando la nostra intelligenza possiamo superare i nostri squilibri”.
Il volume di Vito Teti “Il Patriota e la maestra” è stato raccontato da Margherita Oggero, Marco Revelli, Giovanni Russo e Annarosa Macrì. Un’opera costruita intorno alla storia di una maestra e un patriota, un calabrese e una piemontese, che si incontrano e insieme contribuiscono a fare l’Italia. “La Calabria e il Piemonte unite dalla cultura – ha affermato Caligiuri – e quella che propone Vito Teti è vera cultura”. “Non è solo un romanzo – ha spiegato l’autore – ma un romanzo documentato. È un libro che parla d’incontri e di rapporti, che ridisegna l’immagine del nostro risorgimento attraverso un intreccio si storie. Un libro sulla e della memoria”.
La Regione ha dato spazio anche al nuovo saggio di Spartaco Pupo “Il pensiero riformatore calabrese. Gli intellettuali e la Repubblica del 1799”, edizioni Rubettino. “Spartaco Pupo – ha spiegato Caligiuri – rientra a pieno titolo in quel gruppo sparuto di intellettuali che della vicenda storica hanno fornito e forniscono una versione alternativa rispetto a quella che è la vulgata storiografica corrente. Questa presa di posizione nella maggior parte dei casi li ha condannati all’oblio. A dare un po’ di meritato successo all’opera di Spartaco Pupo ci ha pensato però l’editore Florindo Rubbettino, emblema di quel coraggio imprenditoriale che ha investito e creduto in Pupo ma anche in tanti altri fini intellettuali del nostro tempo. A differenza di quanto ha scritto la storiografia ufficiale – ha spiegato l’assessore alla cultura – questa la tesi di Pupo: è in Calabria e nel Regno di Napoli che è nato il Risorgimento italiano in quanto prodotto di un’illuminismo puro, che non ha ceduto al massimalismo. Il testo costituisce un buon viatico per approfondire la cultura meridionale e nasce con il nobile intento (dichiarato) di superare quel pregiudizio per cui molti intellettuali vedono da sempre il sud come il pesante fardello a carico del resto del paese”.
“Diario del complotto” è, invece, l’opera prima di Gianluca Pitari. Un libro di poesie musicato dal cantautore di Sersale Carmine Torchia e presentato, nello spazio meeting del padiglione, dall’editore Andrea Giannasi.
Durante la seconda giornata del Salone è stato presentato anche il dvd Geografia dell’anima, dell’associazione Repaci, con Maria Paola Azzario Chiesa, Bruno Verri, Ginni Oliva e Antonio Minasi. Inoltre, Armando Vitale ha illustrato il progetto Gutenberg: un’originale fiera del libro per la scuola e il territorio.
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