la Viola Cede al Catania

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Di Giuseppe Dattola

La Viola con il Catania doveva centrare la terza vittoria consecutiva. Sabato sera, però Negri e compagni si sono visti abbattere addosso il ciclone etneo per nulla intimorito dalla forza del quintetto neroarancio. La Liomatic ha giocato una pessima gara al contrario della prestazione solida degli avversari che hanno sfruttato l’ottima serata al tiro dei suoi esterni in particolare con Confente e Trevisan. Dopo il doppio stop consecutivo di Siracusa e Corato, coach Bianchi era stato bravo, prima del match di sabato, a ricompattare il gruppo e ritrovare quella carica vista a Novembre e Dicembre. Ma nel derby, la Viola ha smarrito la difesa ed ha approcciato malissimo la gara. Come detto, è mancata tanta intensità nella propria metà campo. Questi campionati, è noto che si vincono in difesa.  Mentre in attacco si può contare un arsenale quasi illimitato, in difesa, in qualche occasione, la Viola è stata meno intensa ed il risultato sono state alcune sconfitte evitabili come quella contro il quintetto di coach Borzì che si è divertito a mandare in ritmo tutti i suoi uomini. Peccato perché la Viola fa un passo indietro dopo le due vittorie consecutive e deve incassare anche lo stop di Claudio Negri che si è fermato quasi subito per un problema alla caviglia. E’ una sconfitta che comunque non preclude le possibilità di chiudere la stagione regolare al primo posto e conquistare la promozione diretta. Ci sono sono almeno sei squadre in lizza per l’immediato salto di categoria ed è difficile fare un pronostico anche se gli addetti ai lavori spenderebbero il loro centesimo in favore proprio del quintetto neroarancio che ha sicuramente qualcosa di più rispetto alle altre concorrenti ma non deve ripetere esibizioni come quelle con il Catania. Un roster di altissimo livello, un allenatore dalle grandi capacità umane e tecniche, strutture da serie A ed un pubblico che si sta riavvicinando gara dopo gara. Questi sono i numeri che può mettere in mostra la Viola a sei mesi dalla sua nuova rinascita. Il progetto è partito e, sul campo, a parte qualche battuta d’arresto sta andando bene. Adesso però si deve immediatamente riscattare la debacle con i rossoblù perché il futuro prossimo dei reggini dice che sono attesi da due trasferte abbastanza difficili. Bari e Potenza saranno un viatico importante per la Liomatic perché si tratta di due campì infuocati in cui militano formazioni che hanno bisogno di punti. Il Bari di Stefano Rusconi vuole prendersi la rivincita del kappao del girone d’andata con la Viola che festeggiò la prima di otto vittorie consecutive mentre il Potenza ha un nuovo direttore tecnico, quell’Antonio Paternoster deus ex machina dell’Audax versione 2008-09 ed allenatore che vorrebbe tanto togliersi la soddisfazione di battere la corazzata neroarancio che, dal canto suo, non può permettersi di avere paura di nessuno e lo sta dimostrando domenica dopo domenica. Il cammino per il salto di categoria è ancora lungo ma serve la Viola delle otto vittorie consecutive non quella spenta e senza mordente vista al PAlaCAlafiore con il Catania.

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