La Vicepresidente Stasi soddisfatta per i risultati del porto di Gioia Tauro

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antonella stasi
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La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – in merito ai risultati conseguiti nel 2011 dal porto di Gioia Tauro, come movimentazione di teus, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Anche quest’anno il porto di Gioia Tauro si conferma primo porto in Italia per movimentazioni di continer con i suoi 2.750.000 circa di teus, con una incremento sostanziale del 22% (rispetto al 2011) nel bacino del Mediterraneo.

Il secondo posto è occupato dal porto di Genova con circa 2 milioni di teus, un distacco abbastanza evidente che dimostra, ancora una volta, le grandi potenzialità dello scalo calabrese. Si tratta di una conferma per Gioia Tauro – ha aggiunto la Vicepresidente Stasi – che resta l’infrastruttura portuale più importante della Calabria e del Sud Italia ed è una realtà straordinaria che il nostro Paese può vantare di avere nel Mediterraneo. MSC ha dimostrato, inoltre, di credere in Gioia Tauro continuando ad investire. E’ importante, quindi, proseguire l’azione di supporto avviata dalla Giunta regionale, per patrimonializzare e valorizzare al meglio questa eccellenza italiana inserita tra le più importanti infrastrutture a livello mondiale.

Auspichiamo che il Governo nazionale, così come fortemente sollecitato, possa  approvare la proroga, anche al 2013, per l’utilizzo della norma che consenta di applicare un abbattimento delle tasse di ancoraggio per le navi di transhipment.

Guardando complessivamente all’intero settore dei trasporti, lo stesso contratto con RFI siglato ieri dal Presidente Scopelliti ed il Governo è un evento storico, perché si concretizzano le risorse per due tratti ferroviari importanti, la elettrificazione della linea ferroviaria ionica e l’ammodernamento della linea Salerno-Reggio Calabria. Allo stesso tempo – ha concluso la Vicepresidente Stasi – consentirà di avere la certezza che RFI manterrà gli impegni assunti per l’Apq di Gioia Tauro, permettendo di superare la difficoltà logistica ad usare la linea ferrata, vero punto debole dell’area portuale”.

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Author: Cristina

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