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La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – è intervenuta nel corso dell’ultimo Consiglio Regionale rispondendo all’interrogazione sull’iter per la realizzazione dello studio di fattibilità dei nuovi ospedali di Cosenza, Reggio e Crotone.
“È intenzione di questa Giunta regionale – ha dichiarato la Vicepresidente Stasi – procedere celermente al completamento dello studio di fattibilità per la realizzazione dei nuovi Ospedali di Reggio Calabria, Cosenza e Crotone. In sede di stesura del nuovo Patto per la Salute 2013-2015, le Regioni hanno richiesto al Governo la possibilità di rifinanziare l’edilizia sanitaria (ex art.20 legge 67/88) e, dunque, di riassegnare le risorse tagliate dalle ultime manovre nazionali.
In vista di un tale possibile rifinanziamento – ha aggiunto la Vicepresidente Stasi – e di altre possibili richieste da avanzare al Governo nazionale, è stato ritenuto indispensabile, dal Presidente Scopelliti e da tutta la Giunta regionale, completare nel breve tempo possibile la verifica di fattibilità di nuove strutture ospedaliere, oltre che prestare la massima attenzione a quelli programmati e già in fase di realizzazione.
Per dare seguito alla DGR n.206 del 20 Maggio 2011, che ha approvato le linee di indirizzo per la verifica di fattibilità di nuovi Ospedali in Calabria, è già in atto da parte dei Dipartimenti interessati (lavori pubblici e urbanistica) un lavoro che ha riguardato studi cartografici territoriali e incontri tecnici, al fine di individuare con precisione il quadro esigenziale dei bacini comunitari serviti dai potenziali nuovi Ospedali, in ragione anche delle previsioni dei nuovi strumenti urbanistici.
A tal proposito ci sono stati degli incontri, anche con i Sindaci dei territori interessati.
Per Crotone, ad esempio, a seguito di un’approfondita analisi territoriale anche insieme all’Amministrazione Comunale, si è partiti da un presupposto condiviso che l’ospedale dovrà sorgere fuori dalla città attenzionando un’area posta a sud dell’abitato, a margine della SS106, che presenta peraltro la vicinanza all’aeroporto Sant’Anna di Crotone, per comodi collegamenti aerei e di elisoccorso, ma anche perchè facilmente raggiungibile da ogni località della Provincia, oltre che rappresentare un ambito territoriale complessivamente poco antropizzato e quindi favorevole all’accoglimento di funzioni “ex novo” che riverberano effetti territoriali di tutto riguardo. Pertanto si sono prese in considerazione più soluzioni territoriali rispetto alle quali l’Amministrazione Comunale di Crotone si riserva di fornire l’indicazione del sito individuato.
Per quanto riguarda il Comune di Cosenza si è approfondita la situazione territoriale-pianificatoria complessiva, dalla quale è emerso prioritariamente la scarsità di aree olograficamente compatibili. È emersa anche una precisa strategia dell’Amministrazione comunale secondo la quale sottrarre ulteriori funzioni al centro, nel quale è localizzato l’attuale ospedale, comporterebbe una diminuzione di attività e attrattività all’interno del medesimo centro con evidenti impatti negativi sull’intera comunità. Inoltre l’attuale sito ospedaliero, grazie alla presenza di superfici libere, consentirebbe la realizzazione di un nuovo ospedale HUB nella medesima localizzazione, considerato le attuali condizioni non intensive a contorno.
L’idea proposta dal Sindaco di Cosenza sarebbe quella di avviare un Concorso Internazionale di idee. Per il Comune di Reggio Calabria l’attenzione si è soffermata sull’individuazione di aree già in possesso dell’Amministrazione comunale, il quale prevede due soluzioni alternative. Il Comune si è riservato la facoltà di approfondire la problematica e fornire nel breve tempo possibile un’indicazione univoca. Intanto – ha concluso la Vicepresidente Antonella Stasi – si procederà nei prossimi giorni con l’audizione dei vertici del Dipartimento salute, accompagnati dai Direttori Generali delle Aziende Ospedaliere e delle A Sanitarie Provinciali, per vagliare le succitate esigenze territoriali nel contesto del Piano di riordino Sanitario in atto e delle sue specificità”.
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